Attraverso lo Specchio

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Kurochan
view post Posted on 8/11/2009, 19:42




A tempo perso mi diverto a scrivere fanfiction quando una serie mi stuzzica particolarmente e da qui é nata l'idea per questa Attraverso lo Specchio.
Iniziata tempo fa come una breve storia, si é poi evoluta inevitabilmente in una long-fic a causa del mio pessimo vizio di fantasticare sul "Cosa accadrebbe in seguito?", con il risultatto che anche se la storia scritta attualmente é ancora ai primi capitoli ho già finito per elaborare altri DUE seguiti...Mah....Da qui l'idea di unificare il tutto e semplicemente dividerla in 3 parti.

Attraverso Lo Specchio é una side-story che, cronologicamente parlando, inizia durante il Traumend (prima che gli eventi precipitino nel falso Gioco di Alice), fino ad arrivare molto più avanti e diventare un ipotetico seguito per l'Anime.
Bon, basta con le spiegazioni e vi lascio alla storia.


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Cap.01

Era da poco passata la mezzanotte sulla città.
Per le strade c'era un'aria umida e fredda e il cielo semicoperto di nubi preannunciava una lunga nottata di pioggia.
Tuttavia, Megu Kakizaki non avrebbe rinunciato ad uscire dall'ospedale quella notte.
Non era la prima volta che la ragazzina, con il favore delle tenebre, sgattaiolava temporaneamente fuori all'aperto eludendo la sorveglianza delle infermiere. Sapeva bene che a causa del suo cuore malato non poteva allontanarsi da quelle mura che da anni ormai rappresentavano la sua casa. Ma sapeva bene anche di non poteva rinunciare.
Non quella notte, o sarebbe successo qualcosa d'irreparabile.

Così, esattamente come le altre volte, Megu si diresse alla vecchia chiesa. Era un edificio lugubre e ormai abbandonato che sorgeva accanto all'ospedale e che aveva sempre messo i brividi alle infermiere che si prendevano cura della ragazzina.
Complice la sua fretta però, quella sera per la prima volta qualcuno assistette alla "fuga" di Megu; anche se non si trattava di qualcuno dell'ospedale. Era un ragazzo più grande di lei che stava camminando lungo la strada vicina trasportando una busta di plastica con sopra impresso il logo di un convenience store.
Stringendo tra le labbra una sottile stecca di liquirizia, lo sconosciuto si fermò sotto la luce di un lampione e rimase ad osservare con aria attonita la ragazzina aprire la porta della chiesa ed entrare indisturbata.

La grande vetrata colorata della chiesa era l'unica cosa che faceva passare la luce esterna dei lampioni dentro la struttura, che comunque restava per buona parte un ambiente in penombra.
"Signor angelo! Signor angelo! Dove sei?!" iniziò a chiamare Megu a gran voce, dopo aver chiuso la porta alle sue spalle.
Ma per quanto continuava a chiamare, l'unica cosa che le rispondeva tra quelle mura era l'eco della sua stessa voce.
La ragazza continuò guardarsi attorno nel piccolo edificio, avanzando decisa in mezzo alle due file di panche usurate. Sempre continuando a chiamare, raggiunse l'altare di marmo proprio davanti alla vetrata; lì la luce era più forte e illuminava Megu completamente, rendendola ben visibile nella semi-oscurità della chiesa.
"Signor angelo!" insistette lei "Ti prego rispondimi!".
"Che ci fai qui?"
Megu sorrise sorpresa e si voltò indietro, in direzione di quella voce indistinta. La sua gioia si spense subito quando vide uno sconosciuto di fronte alla porta aperta della chiesa.
"Non dovesti entrare qua dentro, ragazzina!" disse il ragazzo, fissandola con aria seria "Non lo sai che questo posto é abbandonato da un pezzo? E' meglio se esci subito!"
Ancora visibilmente sorpresa, Megu non rispose rimanendo immobile sotto la luce della vetrata. Continuò a fissare lo sconosciuto stringendosi una mano al petto. Vedendo che non otteneva alcuna reazione, il ragazzo scosse la testa e fece un passo verso di lei, con l'intenzione di condurla fuori. Ma si fermò immediatamente quando vide la ragazzina indietreggiare di riflesso, cozzando malamente contro l'altare che le impedì di andare oltre.
"Whooa!!" esclamò preoccupato lui, mettendo le mani avanti. "Tranquilla! Hey!"
Megu lo fissava con uno sguardo frastornato e dolorante per il colpo alla schiena. Il ragazzo era lontano ancora a diversi metri dall'altare, ma grazie alla luce non faticò ad accorgersi che Megu stava tremando.

Il ragazzo rilassò le braccia lungo i fianchi, rendendosi conto di non essere stato molto delicato. Probabilmente anche il suo aspetto in quel momento non ispirava fiducia a Megu. Non era certo brutto, tutt'altro, ma con quei capelli castani spettinati lunghi fino alle spalle e quella vecchia giacca a vento che indossava.....
"Ok, calma. Riproviamo...." sospirò alla fine, senza però avvicinarsi ulteriormente.
"Mi rendo conto che non ci conosciamo...Che non ho il diritto di dirti cosa fare solo perché sono più grande, che sicuramente sei una ragazza che sa il fatto suo, eccetera eccetera...Purtroppo però non riesco a fare a meno di preoccuparmi se so che te ne vai a zonzo qui dentro da sola. Non che l'esplorare luoghi abbandonati sia un'esclusiva di noi maschietti, intendiamoci...Ma questa catapecchia non é il luogo più sicuro dove stare per chiunque; soprattutto a quest'ora di notte. Mi capisci?"
Il suo tono di voce era calmo e scherzoso, ma nonostante questo Megu non sembrava cambiare atteggiamento.
Lui continuò lo stesso con la sua parlantina sperando di alleggerire un pò la tensione che si era creata.
"Bene. E scommetto che ora ti stai chiedendo 'ma chi sarà mai questo tipo strano ma comunque incredibilmente affascinante e soprattutto modesto?'. Quindi mi presento: mi chiamo Hikaru. Piacere di fare la tua conoscenza...uh..."
"...Megu.." rispose finalmente lei con un filo di voce, dopo alcuni secondi d’ulteriore silenzio.
Hikaru sorrise.
"Piacere di fare la tua conoscenza, Megu-chan." riprese lui "Come ti dicevo, non voglio fare il guastafeste. Ma facciamo così: per farmi perdonare ti offro qualcosa da bere al distributore qui fuori, ok?"
Hikaru si zittì un attimo e poi sorrise imbarazzato.
"Ahem, si mi rendo conto che non é un granché come offerta, ma veniamoci incontro! Vista l'ora é il massimo che posso fare!"
Detto questo, il ragazzo tese lentamente una mano in direzione della ragazza.
"Dai, usciamo da qui." continuò, rivolgendole un sorriso gentile "Sennò oltre a farci venire un attacco d'asma per la polvere ci becchiamo pure qualche calcinaccio in testa."

Rispetto al primo impatto, i suoi modi erano decisamente migliorati e non sembrava avere cattive intenzioni. Ciononostante, Megu non avanzò verso di lui e né rispose.
Cadde invece all'improvviso ai piedi dell'altare, cogliendo totalmente di sorpresa il ragazzo di fronte a lei.
"Oooooohccavolo!" esclamò questi, divorando in corsa i metri che lo separavano dalla ragazzina. Quando la raggiunse, le mise un braccio dietro la schiena e la tirò su leggermente.
"Megu-chan! Stai bene?!"
Lei era ancora cosciente, ma il suo viso era solcato da perle di sudore e respirava affannosamente. Hikaru le passò la mano libera sulla fronte, alzando la frangia dei suoi capelli neri.
"Cribbio ma tu...Scotti! Che diamine ti passa per la testa di andartene in giro in queste condizioni?"
"L'angelo..." mormorò Megu a voce bassa.
Hikaru aggrottò le sopracciglia in un'espressione incredula.
"...Che cosa?"
"...Devo avvertire...l'angelo..." insistette la ragazzina. Ma per Hikaru era evidentente che stava delirando.
"Beh, il tuo angelo dovrà aspettare mi sà!" ribatté poco convinto lui, preparandosi a prenderla in braccio "Ti porto subito all'ospedale qui accanto e-"
"NO!!" urlò Megu, iniziando a dimenarsi furiosamente e nell'impeto assestò uno schiaffo al ragazzo col dorso della mano.
"Ahio!! E Calmati!" si lamentò lui, tentando di trattenerla.
"Signor angelo...Signor angelo!!"
"Buona!"
Megu non sembrava voler sentire ragioni e continuò a lottare per diversi secondi. I suoi sforzi si fecero poi meno insistenti fino a placarsi quasi del tutto, chiuse gli occhi e si abbandonò sfinita contro il petto di Hikaru, che la sollevò finalmente in braccio.
"Cerca di stare calma ora." le disse lui, cercando di tranquillizzarla "Andrà tutto bene."
Fu allora che la luce che filtrava dalla vetrata colorata si abbassò di colpo. Hikaru alzò lentamente gli occhi e la vide. In piedi sull'altare c'era una figura vestita di nero che si stagliava davanti alla vetrata. Era minuta, ma aveva due grandi ali sollevate verso l'alto; occhi rosa pallido incastonati in un piccolo viso femminile brillavano nell'oscurità, fissi su di lui.
"....forse no..." pigolò sconcertato il ragazzo, quando ebbe finalmente la forza di tirare il fiato.

Hikaru Shiba non era mai stato un credente. Per lui termini come Paradiso o Inferno avevano poco senso, né tantomeno aveva mai pensato seriamente all'esistenza degli angeli. Era convinto fosse sempre meglio tentare di risolvere i problemi con le proprie forze, piuttosto che attendere l'aiuto di una divina provvidenza che non sarebbe mai arrivata. In quel momento però, davanti ai suoi occhi c'era proprio uno di quegli angeli che lo fissava tenacemente con occhi ferini e con l'aria di non aver alcuna buona intenzione nei suoi confronti.
Ed Hikaru era sicuro che il fatto di non crederci non avrebbe fatto differenza.

Suigintou del resto era una bambola incantata che aveva solo l'aspetto di un angelo e le sue maestose ali nere riflettevano il suo animo. Solo il continuo relazionarsi con il suo medium, Megu, aveva in parte stemperato il suo carattere crudele e affievolito il disprezzo per gli esseri umani. Ma vedere un uomo intento a fare del male all'unica persona di cui gli importava davvero qualcosa, non faticò a riempirla di una rabbia indescrivibile.
No, il fatto che Hikaru non credesse agli angeli non avrebbe fatto alcuna differenza.

 
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view post Posted on 9/11/2009, 20:39
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Storia interessante. Poi è scritta benissimo, mi congratulo. Aspetterò con ansia il resto.
 
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Kurochan
view post Posted on 9/11/2009, 20:58




Grazie^^
Vedrò di postare a breve altri capitoli allora
 
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Souseiseki
view post Posted on 9/11/2009, 21:46




SPOILER (click to view)
BWUAUAUAUAUA SUIGINTOU UN ANGELO *ride

*coff

Cavolo scrivi benissimo o__o *affascinato
Non vedo l'ora di vedere il seguito!
 
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Kurochan
view post Posted on 10/11/2009, 21:38




Cap.02

Il tempo sembrava essersi fermato all'interno della vecchia chiesa.
O almeno, Hikaru ne era convinto.
Sempre tenendo la febbricitante Megu tra le braccia, lo sguardo del ragazzo era calamitato sulla creatura che si ergeva silenziosamente di fronte a lui.
Di certo il piccolo viso incorniciato in lunghi capelli color argento radiava una bellezza degna di un angelo e le sue ali sembravano un ulteriore conferma della sua identità. Ma erano ali nere, enormi e minacciose. Perdipiù, i suoi occhi brillavano al buio con una luce talmente sinistra da farla sembrare più un demone che un messaggero del cielo.
Durante quei lunghissimi istanti, Hikaru non riuscì a capire se ne era affascinato o terrorizzato. Forse entrambe le cose.
Probabilmente più la seconda....

"Lasciala...Umano." sibilò Suigintou stringendo minacciosamente gli occhi su Hikaru.
Se gli sguardi avessero avuto il potere di uccidere, molto certamente quello della bambola avrebbe incenerito il ragazzo in un istante. Ciò nonostante, udire la voce aspra di Suigintou riuscì a scuotere Hikaru da quel torpore innaturale.
Molto lentamente il ragazzo chinò il capo per guardare Megu; la sentiva respirare a fatica contro il proprio petto e non sembrava fosse cosciente. Hikaru non aveva la minima idea di quello che stava accadendo in quella chiesa o di come la ragazzina ne fosse coinvolta. Ma dopo averla sentita parlare, era certo che quella...'Cosa'...non era per nulla amichevole.
Quando gli occhi di Hikaru e Suigintou s'incrociarono nuovamente, lei si accorse subito che lo sguardo del ragazzo era cambiato radicalmente. Lo stupore e la paura avevano lasciato il posto ad un'espressione decisa sul suo viso, quasi di sfida. Senza rispondere all'ordine della bambola e continuando a fissarla dritta nei suoi strani occhi rosa, le mani di Hikaru si serrarono sulle spalle e le gambe di Megu per garantirgli una presa migliore.
Forse prevedendo le sue intenzioni, Suigintou si fece immediatamente più minacciosa di quanto non fosse già.

"Ti ho detto DI LASCIARLA!!!" esplose con rabbia la bambola spiegando le sue ali. Contemporaneamente, con un rapido scatto, Hikaru si voltò e scappò via nella direzione opposta portandosi Megu tra le braccia e cercando di raggiungere la porta di legno della chiesa rimasta aperta.
Riuscì solo a coprire metà del percorso che lo divideva dalla salvezza prima di essere oltrepassato da una dozzina di piccoli oggetti che gli saettarono accanto e si conficcarono più avanti nel polveroso pavimento di legno. Erano piume. Piume nere scagliate come dardi micidiali. Continuando a correre verso la porta, Hikaru stava per rallegrarsi del fatto che la sua inseguitrice aveva una mira da schifo. Ma un attimo dopo scoprì a sue spese che Suigintou non aveva affatto mancato il bersaglio; le piume erano infatti esattamente dove dovevano essere.
Con un suono simile al crepitio del ghiaccio che si spacca, i dardi si allungarono all'improvviso trasformandosi in una barricata di lunghi spuntoni color ossidiana, rivolti minacciosi verso il fuggitivo.

"CHECCAVOLO?!?" esclamò il ragazzo sgranando gli occhi dallo stupore per poi scivolare all'indietro e cadere sulla schiena, riuscendo tuttavia a trattenere Megu e a farle da cuscino con il proprio corpo. Nonostante la caduta, era riuscito comunque a fermarsi a mezzo metro da quel muro di lance che subito dopo iniziò a dissolversi rapidamente come neve al sole.
Hikaru tentò di rialzarsi di nuovo, ma si sentì gelare il sangue quando qualcosa di soffice strisciò rapidamente sulla sua spalla destra ed un attimo dopo gli si avvolse con forza attorno al collo. Il giovane si portò istintivamente le mani alla gola ma a nulla servirono i suoi sforzi per liberasi da quella stretta d'acciaio, mentre veniva lentamente trascinato indietro. Il corpo di Megu rotolò di fianco, finendo sul pavimento ma senza ricevere colpi bruschi. Provando a divincolarsi, Hikaru riuscì solo a girarsi sullo stomaco e rimase di sasso quando sollevò il viso da terra in direzione dell'altare.
Una delle ali di Suigintou si era allungata in modo innaturale come un grosso tentacolo e lo aveva letteralmente preso al lazo. La bambola saltò giù dall'altare e senza sforzo apparente tirò a sè Hikaru lungo il pavimento fin quasi ai suoi piedi; a giudicare dal suo sguardo furibondo, non doveva aver preso troppo bene il maldestro tentativo di fuga del ragazzo.
Strizzando un occhio dal dolore, Hikaru tentò allora di stendere una mano verso la gamba della bambola con l'intenzione di afferrarla. Si augurò che per quanto forti potevano essere quelle ali, forse il suo corpo minuto non lo era altrettanto. Non poté scoprirlo, visto che lei gli impedì anche quel tentativo di ribellarsi pestandogli con forza la mano sotto la suola del suo stivaletto nero.
"Non osare toccarmi, sporco umano..." disse Suigintou con tono sprezzante e girando la punta dello stivale sulle dita di Hikaru come se stesse spegnendo dei mozziconi di sigaretta.
Se non avesse avuto quel giogo stretto attorno alla gola, sicuramente il ragazzo si sarebbe preso almeno la soddisfazione di ricoprirla d'insulti.
Sulle labbra di Suigintou si disegnò un sorrisetto malefico mentre iniziava a sollevare verso l'alto quell'ala con cui teneva stretto il suo prigioniero e Hikaru si rese ben presto conto con orrore di non toccare più il pavimento. Il piccolo demonio di fronte a lui aveva infatti deciso di mettere la parola fine a quella situazione; e nel modo più lento possibile.
Sollevato in aria a mezzo metro dal suolo, Hikaru iniziò a soffocare mentre lei continuava ad fissarlo compiaciuta mentre lo impiccava. Inerme alla mercè di quella creatura, Hikaru sentì le forze abbandonarlo. Ma nonostante tutto, il suo pensiero corse a Megu, stesa sul pavimento a poca distanza da lui. Non era riuscito a salvare nemmeno lei...
Ormai al limite e con la vista offuscata, il ragazzo protese ancora una volta una mano verso la sua carnefice, ma da quella posizione era fuori portata; pochi incolmabili centimetri separavano ormai le sue dita dal viso della bambola. Per quanto fosse servito in ogni caso.
"Patetico..." commentò Suigintou osservando con aria divertita l'ultimo sforzo di quell'umano "Smettila di agitarmi in faccia le tue luride zampe e sbrigati a.....MORIRE!!" aggiunse, sollevando a sua volta un braccio e schiaffeggiando via la mano di Hikaru con un gesto di disprezzo.

Con grande stupore di entrambi, nel preciso istante in cui si toccarono, un flash di luce bianca purissima scaturì dalle loro mani e rischiarò a giorno la penombra della chiesa.
 
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view post Posted on 10/11/2009, 23:17
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Wow. Odiosa è dir poco. Ch'accadrà? Scopritelo con noi su Rai Educational Channel XD. Me gusta me gusta :sisi:
 
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Souseiseki
view post Posted on 11/11/2009, 22:11




Odiosa come sempre junk e___e Ma che muoia lei.


Comunque io amo il modo in cui scrivi, ti ammiro tanto ;///;
 
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Kurochan
view post Posted on 11/11/2009, 22:25




Grazie ad entrambi^^

Per il prossimo capitolo ci vorrà un pò, visto che ne sto approfittando per rivedere e correggere alcune parti.
 
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Kurochan
view post Posted on 15/11/2009, 20:03




Cap.03

Quando Shinku spalancò gli occhi trovò ad accoglierla solo il buio all'interno del suo scrigno dalle imbottiture di seta. Ancora raggomitolata su un fianco, la bambola dal vestito cremisi rimase a lungo immobile a fissare l'oscurità cercando di focalizzare i propri pensieri dopo quel risveglio così improvviso.
Poco dopo la serratura scattò e la bambola sollevò lentamente il coperchio dello scrigno, dando una sbirciata all'esterno. Nella camera di Jun sembrava tutto tranquillo e nel silenzio che vi regnava Shinku poteva sentire il respiro regolare del suo medium addormentato nel proprio letto; sulla scrivania c'erano ancora i libri sui quali il ragazzino era rimasto chino fino a poche ore prima. La Quinta bambola volse lo sguardo più vicino a sè. Dei tre scrigni che normalmente erano depositati sul pavimento della stanza mancava solo quella di Suiseiseki. L'anziana coppia che si prendeva cura della sua gemella, Souseiseki, l'avevano invitata a passare la notte nella loro casa. Di certo la mattina seguente Suiseiseiki avrebbe fatto il suo trionfale ritorno a bordo del suo scrigno volante passando come al solito attraverso la finestra della camera ed atterrando/cozzando contro la testa di Jun. Forse sarebbe stato il caso di fare un discorsetto alla sorella e insegnarle ad usare la porta come più si addice ad una lady. O almeno ad aprire la finestra. Dover riparare tutte le volte il vetro usando i suoi poteri stava diventando più di una scocciatura per Shinku.
Un movimento nella penombra attirò l'attenzione di Shinku distogliendola da quei pensieri e fu in quel momento che scorse una figura minuta che se se stava seduta sul davanzale della finestra, intenta ad osservare il panorama fuori.

"Hinaichigo..." disse Shinku a voce bassa dopo aver attraversato la stanza ed essersi fermata ai piedi della finestra.
La piccola bambola non le rispose, continuando a rivolgere il viso verso il vetro. Ma sebbene gli occhi di Hinaichigo riflettessero la luce dei lampioni all'esterno, Shinku aveva l'impressione che la sorella non stesse realmente guardando qualcosa; sembrava infatti completamente immersa nei suoi pensieri. Solo dopo diversi secondi di silenzio, Hinaichigo volse lo sguardo verso il basso rendendosi finalmente conto della presenza dell'altra bambola
"Shinku..." disse Hinaichigo "Perché sei sveglia-na no?".
"Dovrei farti la stessa domanda" rispose Shinku aggrottando leggermente le sopracciglia "L'ora della buonanotte é passata da un pezzo" puntualizzò mostrando il suo orologio da taschino che segnava mezzanotte e mezza.
"Hina ha sentito una voce..." disse Hinaichigo "Una voce lontana che la chiamava-na no..." aggiunse voltandosi nuovamente verso la finestra e così facendo non potè vedere l'espressione sconcertata che si dipinse sul volto di Shinku.
"...E' stato solo un sogno.." ribattè Shinku cercando di recuperare la sua tipica compostezza "Ora é meglio se torni a dormire. Non diventerai mai una lady se non dormi come si deve."
Hinaichigo annuì in silenzio. Dopo essersi calata lentamente sul pavimento usando la tenda della finestra, la bambola si diresse verso il proprio scrigno, mentre alle sue spalle Shinku continuava a seguirla con lo sguardo.
"Buonanotte..." disse Hinaichigo richiudendo dietro di sè il coperchio dello scrigno.
"Buonanotte." le rispose Shinku per poi voltarsi verso la finestra; ma il suo sguardo non tardò a farsi nuovamente molto preoccupato.

La luce che investì Suigintou e Hikaru durò appena qualche secondo. Ma fu tutto talmente improvviso e inaspettato che, senza volerlo, l'ala di Suigintou mollò la presa sul collo dell'umano e la bambola si afferrò di riflesso la mano come se avesse preso la scossa. Il suo anello di rose era comparso all'anulare sinistro senza che lei lo volesse.

Libero di respirare di nuovo, Hikaru si piegò in avanti sulle braccia e iniziò a tossire violentemente. Sarebbe di certo morto se quella morsa avesse continuato per qualche altro secondo. Sollevò lentamente lo sguardo e incrociò immediatamente quello di Suigintou, ancora immobile di fronte a lui.
Per alcuni secondi, i due rimasero a fissarsi l'un l'altro con aria incredula e scioccata.
Purtroppo per il ragazzo, fu la bambola dai capelli d'argento la prima a riprendersi da quel torpore, digrignando i denti. In un attimo una delle sue ali si abbattè come un fiume in piena contro l'umano che venne scaraventato via, finendo di schianto dentro un vecchio confessionale.
Qualche attimo dopo, Hikaru rotolò fuori da quel che rimaneva della piccola struttura di legno finendo a terra con un tonfo polveroso e lasciandosi scappare un gemito di dolore. Aveva subito una gran brutta botta e un rivolo di sangue iniziò a colargli lungo il viso.
Suigintou non potè fare a meno di soprendersi quando lo vide rialzarsi lentamente, stringendo i denti per il dolore e respirando faticosamente; ma la stupì ancor di più il fatto che l'umano teneva in mano un lungo pezzo di legno che aveva raccolto dai resti del confessionale. Nonostante la bambola lo stesse praticamente massacrando, lui non sembrava decidersi ad arrendersi, e questo non faceva che aumentare la rabbia di Suigintou.
"Ok...Secondo round....Fatti sotto!" ansimò Hikaru incalzando la sua avversaria e stringendo entrambe le mani attorno a quell'arma improvvisata. "Non me ne frega nulla se sei un angelo, un demone o un corvaccio troppo cresciuto....Ahia...Prima di toccare quella ragazzina dovrai passare sul mio corpo!"
"E' quello che sto per fare, stupido umano!" ringhiò Suigintou infuriata mentre una delle sue ali si sollevava e iniziava a mutare sotto gli occhi allibiti di Hikaru, trasformandosi in qualcosa di molto simile alla coda di uno scorpione. E con un pungiglione particolarmente lungo e appuntito che non prometteva nulla di indolore...
"Eccheccavolo..." commentò il ragazzo con una smorfia sul viso.
"S-Suigintou!"

La fievole voce di Megu colse entrambi di sorpresa. Ancora stesa al suolo dove Hikaru l'aveva lasciata, la ragazza aveva finalmente ripreso i sensi e aveva il viso rivolto verso i due avversari.
Senza smettere di guardare la propria medium, Suigintou ritrasformò lentamente l'ala che stava per usare contro Hikaru e, dopo un attimo di esitazione, si diresse verso la ragazzina.
"Ferma!" gridò Hikaru avanzando per impedirle di raggiungere Megu.
"Meimei..." chiamò Suigintou con un tono quasi seccato e senza neppure degnare l'umano di uno sguardo.
Rispondendo all'ordine della sua padrona, lo spirito artificiale di Suigintou fece immediatamente la sua comparsa al fianco della bambola. Agli occhi di Hikaru, Meimei sembrò solo una strana lucina viola svolazzante. Ma quando lo spirito saettò verso di lui e lo colpì in pieno viso con la potenza di un pugno, non gli sembrò più tanto innocua.
Mentre Hikaru finiva dolorante a terra con le mani al viso, Suigintou si fermò di fronte a Megu. La bambola la fissava con aria seria, apparentemente incurante del suo aspetto sofferente e del suo respiro pesante.

"Ti avevo detto di non venire qui. Stupida." le disse infine.
"Lo sò..." rispose Megu, abbozzando un sorriso. La ragazzina non sembrava dare peso al tono freddo e distaccato con la quale la bambola le parlava. Subito dopo però, Megu si fece più seria.
"La chiesa..." riprese Megu "...Suigintou...D-demoliranno la chiesa....Domani!"
 
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view post Posted on 15/11/2009, 23:41
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Intrigante più che mai. :*OO*: WOW
 
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Kurochan
view post Posted on 17/11/2009, 17:42




Cap.04

Ancora dolente per la botta ricevuta da Meimei, Hikaru gattonò sul pavimento per recuperare il bastone che gli era caduto di mano. Non voleva trovarsi impreparato se quella lucciola indemoniata avesse attaccato di nuovo e ancor di più se voleva impedire alla sua padrona di fare del male a Megu.
Ma quasi si paralizzò dallo stupore quando udì Suigintou e Megu chiacchierare tra di loro come se nulla fosse.
C'era qualcosa che non andava...

"Che cosa?" chiese Suigintou con aria leggermente confusa.
"Me l'ha detto l'infermiera..." rispose subito la ragazzina mentre cercava inutilmente di rialzarsi "Verranno domani con le ruspe ad abbattere questa chiesa. Dovevo venire...Avvertirti..." "

Un lungo colpo di tosse impedì a Megu di continuare e sul viso di Suigintou si iniziò finalmente a leggere la sua preoccupazione. La ragazzina era visibilmente indebolita, eppure si era sforzata enormemente pur di arrivare alla chiesa. E Suigintou non riusciva ancora a capire perché stesse facendo tutto quello solo per lei.

"Signor Angelo...." continuò Megu, socchiudendo lentamente gli occhi "Sei in pericolo....Se rimani qui....Tu..."
"Megu!" si lasciò scappare di bocca Suigintou vedendo la ragazza lasciarsi scivolare nuovamente a terra.
"Ha la febbre alta."

Suigintou si voltò nuovamente in direzione di Hikaru quando lo sentì parlare. Lui sobbalzò di riflesso notando quello sguardo omicida negli occhi.
"A-aspetta...Aspetta!! Time out!!" esclamò velocemente il ragazzo, lasciando cadere il bastone sul pavimento "Tregua, ok?" aggiunse poi mettendo avanti le mani in segno di resa.

Suigintou seguì i suoi movimenti con aria poco impressionata. Non che il ragazzo fosse mai stato una minaccia con quel pezzo di legno in mano.
"Cerchiamo di ragionare adesso. Ho capito che non vuoi farle del male...Ma tantomeno gliene voglio fare io!" continuò Hikaru "Mi pare chiaro che abbiamo equivocato la situazione e che ci siamo entrambi fatti prendere la mano....Soprattutto tu." aggiunse tastandosi sovrappensiero il collo dolorante.

Suigintou strinse lo sguardo sull'umano al quale sembrò di vedere le sue ali vibrare leggermente in risposta.

"C-comunque sia!" tagliò corto velocemente muovendo qualche passo verso Suigintou "Questa ragazza ha bisogno subito di cure. Se ho ben capito é scappata proprio dall'ospedale per venirti ad avvertire. Lascia che ce la riporti così che..."
"Non ti avvicinare." sibilò Suigintou.
Stavolta fu più di un'impressione. Entrambe le ali della bambola si spiegarono nuovamente di fronte al ragazzo e una raffica di piume sfrecciarono verso Hikaru conficcandosi nel pavimento davanti ai suoi piedi.
Memore del precedente sgradito episodio, Hikaru stava per indietreggiare d'istinto; ma all'ultimo momento il ragazzo puntò i piedi.

"Ascoltami maledizione!!" sbottò alla fine serrando i pugni con rabbia "Puoi anche trasformarmi in un puntaspilli per quel che mi riguarda, ma ficcati nel cervello che non me ne vado da qui senza averla portata da un medico! Quindi possiamo collaborare e aiutare Megu il prima possibile, oppure stiamo qui a giocare al tiro al bersaglio perdendo tempo inutilmente! Se davvero sei preoccupata per lei, allora lasciamela portare in ospedale!"

A quelle parole Suigintou sembrò irrigidirsi all'improvviso e Hikaru non faticò ad accorgersi che i suoi tentativi di convincerla forse avevano dato qualche frutto.

"Io...Non sono preoccupata." mormorò però la bambola distogliendo leggermente lo sguardo.
"...C-come?" chiese Hikaru con aria incredula. Di tutte le reazioni che desiderava ottenere, a quella non aveva proprio pensato.
"Io non sono preoccupata!" ripeté Suigintou con più determinazione e rivolgendo ad Hikaru un'occhiata furibonda.
Hikaru sollevò un sopracciglio in risposta "Hey aspetta un attimo! Ma se prima tu-"
"SILENZIO!" urlò la bambola "Pensi davvero che m'interessi qualcosa di voi inutili umani? Ah!" disse poi abbozzando un sorriso forzato "Prenditela pure se ti sta tanto a cuore, basta che ve ne andiate entrambi! Questo posto é mio! SPARITE!!"

Suigintou si librò in volo e sparì rapidamente nelle ombre della chiesa, lasciando soli Hikaru e Megu.
Inizialmente, il ragazzo rimase in piedi immobile, piuttosto confuso da quel rapido cambio di atteggiamento, ma poi tornò in sé e raggiunse rapidamente Megu ancora stesa sul pavimento. Passò la propria giacca alla ragazzina, dopodichè se la caricò a cavalcioni sulla schiena.
"Ti sei scelta un angelo con un bel caratterino, eh?" le disse a bassa voce mentre usciva dalla chiesa e si dirigeva verso l'ospedale. Aveva appena raggiunto uno dei lati dell'edificio, quando Hikaru scorse una porta antincendio rimasta semi-aperta; probabilmente era la stessa da dove Megu era uscita senza allarmare gli infermieri all'entrata principale. La sicurezza in quel posto lasciava decisamente a desiderare. Ma forse....
Hikaru lanciò un'occhiata indietro, in direzione della chiesa e così facendo incrociò con lo sguardo anche il viso di Megu.

"....Megu-chan...Megu-chan!" chiamò Hikaru, scuotendola delicatamente. La ragazzina rispose con un flebile mormorio, e aprì leggermente gli occhi.
"Ottimo, sei sveglia." si rallegrò lui "Ho bisogno del tuo aiuto, Megu-chan.." continuò per poi infilarsi attraverso la porta.

Quando la porta antincendio si richiuse dietro i due ragazzi, Suigintou uscì in volo dalla chiesa e dopo aver planato brevemente attorno all'ospedale, atterrò sul davanzale della finestra della camera di Megu, come al solito rimasta aperta.
Fuori aveva appena iniziato a piovere, ma in quel punto era comunque abbastanza riparato per la bambola la quale rimase in attesa, appoggiandosi al muro e sbirciando all'interno della stanza.
Passarono diversi minuti e poi finalmente Suigintou vide la porta della stanza aprirsi. Hikaru entrò nella stanza con Megu ancora sulle spalle, ma Suigintou fu sorpresa di non vedere alcun medico nei paraggi.
Hikaru scaricò delicatamente il corpo della ragazzina sul letto per poi sistemarla meglio sul materasso. Si affrettò poi a toglierle la giacca che le aveva prestato e cercò di pulirle il viso sporco con un fazzoletto, mentre Suigintou osservava in silenzio tutta la scena. Infine il ragazzo premette ripetutamente il pulsante per richiamare le infermiere prima di uscire di corsa dalla stanza, richiudendo la porta.
Circa una decina di secondi dopo, la porta si aprì di nuovo e stavolta due infermiere entrarono in fretta avvicinandosi al letto di Megu e controllando le sue condizioni.
"Signorina!" la chiamò una delle due donne "Che succede?"
"Ha la febbre!" concluse subito l'altra toccandole la fronte "Presto! Va a chiamare il dottor Kojima!"
L'altra infermiera annuì e si precipitò nuovamente fuori dalla stanza, mentre la collega armeggiava attorno alla ragazzina, prestandole le prime cure. Quando la donna alzò lo sguardo verso la finestra, Suigintou si ritrasse di scatto, nascondendosi alla sua vista. Pensò di essere stata scoperta quando la sentì avvicinarsi, ma fortunatamente l'infermiera voleva solo richiudere la finestra.
Mentre se ne stava appiattita contro il muro esterno, Suigintou volse la propria attenzione verso il basso...
In piedi in mezzo al parcheggio sottostante, Hikaru la guardava fermo sotto la pioggia, riparato solo dalla giacca che teneva aperta sopra la testa. C'era un mezzo sorriso disegnato sulle sue labbra.
La bambola non rispose, continuando invece ad osservarlo seria. Hikaru non sembrò curasene e dopo essersi voltato si allontanò lentamente sotto la pioggia battente.
 
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Souseiseki
view post Posted on 17/11/2009, 18:13




Go Hikaru! Go Hikaru! *pon pon


E il corvo spennacchiato rimase senza casa ghyahahah *viene pestata a sangue dalle sostenitrici di Suigintou
 
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Kurochan
view post Posted on 17/11/2009, 19:07




Mi spiace per le anti-Suigintou, ma la prima parte della ff é chiamamente incentrata su di lei^^;;
 
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view post Posted on 17/11/2009, 19:55
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L'ho già detto che scrivi benissimo? Sì? Allora non so più che dire tranne.... :*OO*: :*OO*: :*OO*: :*OO*:
 
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Souseiseki
view post Posted on 18/11/2009, 11:43




CITAZIONE (Kurochan @ 17/11/2009, 19:07)
Mi spiace per le anti-Suigintou, ma la prima parte della ff é chiamamente incentrata su di lei^^;;

Si è notato *muore
Si sono una persona insopportabile mi dispiace Y____Y

In ogni caso Suigintou o meno scrivi benissimo è questo l'importante
 
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17 replies since 8/11/2009, 19:42   180 views
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