The true Alice

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solaris91
view post Posted on 7/7/2009, 12:05




The true Alice



Alice.
la bambina perfetta.
Colei che non ha traccia di alcuna impurità.
Perfetta e stupenda più di ogni altra ragazza.
Il sogno segreto di Rozen.

Quanto desiderava poterla incontrare, parlarle, ammirare la sua splendezza. Quanti anni passati a cercarla, tentando di darle un viso angelico, attraverso la costruzione di 7 bambole che avrebbero dovuto realizzare codesto desiderio.
Un vano tentativo.
Tutto inutile.
Nessuna di loro era la persona che desiderava.
Ma nonostante la delusione, non abbandono le splendide creazioni che con amore e fatica, aveva costruito con le sue mani, una dopo l'altra. Decise allora cosa fare: diede vita alle 7 figlie con cristalli incantati, in modo che potessero muoversi, parlare e ragionare come una persona in carne e ossa, le disperse per il mondo affidandole a dei medium che le avrebbero dovute accudire, mentre loro si preparavano a confrontarsi.
Loro dovevano combattere per dimostrare chi fosse la bambola perfetta che potesse dichiararsi con tale nome.
E rozen rimase in attesa.
E Alice ancora oggi attende di nascere.

note della scrittrice: ebbene si, sono tornata! dopo tanto tempo a non scrivere, finalmente mi sono data una mossa per creare qualcosa di nuovo, ovvero questa storia il cui principale personaggio e Alice. Per il momento interromperò shinku in love fino a quando non riuscirò a riavere una romantica fantasia. per il momento godetevi questa introduzione, in attesa del primo capitolo. :lool:
 
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Kirakishou no Kuron
view post Posted on 7/7/2009, 18:45




Che bello,Solaris ricomincia a fare nuove fic! *ççç*Sono curiosa,questa ficcion la voglio seguore bene!
 
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Souseiseki
view post Posted on 9/7/2009, 07:28




Non so perchè,leggendo il titolo e alcune righe di questa introduzione ho incominciato a ridere come un pazzo °-° *coff coff COFF



Cooooooomunque,l'introduzione è fighissima (anche se il sogno delPadre non è poi tanto segreto lollette),quindi mi aspetto tanto da questa storia *ò*
 
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solaris91
view post Posted on 9/7/2009, 13:12




Capitolo 1: Il sogno di un padre

SPOILER (click to view)


La notte era fredda nonostante fosse estate. Un vento gelido spirava senza sosta tra le case della città ormai dormiente, rinfrescando l'aria dopo la calura del giorno. Solo in una casa, dove tutti dormivano, una piccola luce illuminava le tenebre della notte: in un salotto brillava una candela dalla debole fiammella danzava irradiando raggi rossi e dorato, mentre cera bianca colava fino alla base. Shinku, seduta nel giardino della casa Sakurada, osservava tristemente la luna: stava di nuovo pensando a suo Padre, la persona più cara al mondo che desiderava poter incontrare.
Per farlo, doveva diventare Alice, la ragazza perfetta, doveva conquistare le rosa mistiche delle sorelle per realizzare questo ambizioso progetto, combattendo nel Gioco di Alice.
Ma lei non voleva far del male alle sue sorelle. Non voleva soffrire nel vederle diventare semplici bambole incapaci di parlare, camminare ed esprimere sentimenti. Aveva già perduto Hinaichigo e Souseiseki che prive di autonomia, ora riposavano in eterno nei loro bauli.
No.
Doveva trovare una strada diversa per diventare Alice, un'altra via senza dover combattere i rovinare quel sottile legame che la legava alle sorelle ancora in vita. Doveva farlo per tutte.

Padre...dove sei? perchè ci costringi a combattere per ricevere il tuo amore? Noi ti vogliamo bene...noi ti amiamo. E anche tu ne vuoi a noi, vero? Ma perchè allora ti nascondi ai nostri occhi? Perchè?
Una lacrima rigò il viso della bambola bionda senza che se ne accorgesse, i biondi capelli legati con due codine fluttuavano in balia del vento, insieme al vestito da damina rosso cremisi. Rimase lì molte ore,, ad osservare il cielo notturno, sperando in una risposta dalla luna e dalle stelle, mentre Laplace la osservava in silenzio.

fine primo capitolo
 
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Souseiseki
view post Posted on 9/7/2009, 14:46




Che tristezza çwç'' *piang
...Laplace ha cattive intenzioni,e si,c'è un doppio senso nella frase che ho appena detto °A°''
 
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Kirakishou no Kuron
view post Posted on 11/7/2009, 17:13




Che bella che è *A*Io lo dico,tu sei troppo brava a scrivere fic

CITAZIONE
Laplace ha cattive intenzioni,e si,c'è un doppio senso nella frase che ho appena detto °A°''

SOU!!
 
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solaris91
view post Posted on 24/7/2009, 17:31




capitolo 2: N-field proibito.

Pioveva a dirotto quel giorno, senza sosta, in una cacofonia di tuoni e lampi che illuminavano l'oscuro cielo coperto dda nubi cupe. Rinchiuso nella sua stanza, guardando il pc con noia e senza voglia di fare acquisti, Jun si annoiava e odiava quel tempo così brutto. Anche Shinku pareva annoiarsi, nonostante avesse il viso nascosto dietro il grande libro che stava leggendo; non c'era molto da fare quel giorno, e nessuno dei due aveva voglia di ingannare il tempo in qualche altro modo.
<< Uffa...che scocciatura. Non c'è nulla di interessante oggi su internet. >> brontolò il ragazzo.
<< Vedrai che qualcosa accadrà. >> gli rispose quasi gelida la bambola.
Jun sbuffò, e guardò fuori dalla finestra la piogga che non cessava di cadere, fredda e gelida come quella primaverile. Per un solo momento di movimento avrebbe dato qualsiasi cosa, persino la sua collezione di automobili che non faceva toccare a nessuno, o almeno, tentava di non farle toccare solo quando era presente Hinaichigo.
Chiuse gli occhi, cercando conforto nel silenzio che regnava nella stanza, cercando di assorbire quella calma soporifera.

Ad un tratto, un rumore lo fece sobbalzare: si voltò per vedere che cosa lo avesse provocato, e vide gettato a terra il libro che fino a poco fa Shinku stava leggendo. La bambola era in piedi accanto all'oggetto, con lo sguardo perso nel vuoto ed immobile come una statua.
<< Ehi, che ti prende Shinku? >> La bambola non rispose, s'incamminò verso la porta e l'aprì con il bastone da pastorella. Scese le scale in silenzio, senza prestare attenzione a Jun che continuava a chiamarla in continuazione, fino a quando non raggiunse la stanza con lo specchio. Jun la raggiunse nel momento in cui lei poggiò una mano sulla superficie brillante dello specchio che si illuminò, non della solita luce azzura, bensì di un accesso viola scuro che la inghiottì. Il ragazzo cercò di afferrarla, prima che essa svanisse in quei lampi acceccanti come i fulimini della tempesta, sentendo di venire inghiottito da qualcosa di forte che lo prendeva e lo trascinava via.
Perse i sensi per parecchio tempo, e quando si risvegliò, si ritrovò in un giardino di rose abbandonato dal profumo inebriante, con rovi e spine a formare arcate fiorite che perdevano petali di ogni colore e forma. Attraverso quella coltre erbosa non riusciva a vedere il cielo, ma gli bastò per capire che era finito da qualche parte nel N-field. Ma che razza di posto era? non ne aveva mai visto nulla del genere fin da quando era con Shinku.
Era bizzarro e intriso di paura...per quale motivo?
Ciò che però premeva di più il giovane, era ritrovare la bambola.

fine secondo capitolo

ps: scusate il ritardo, ma ho avuto parecchie cose da fare. :.-.:
 
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Souseiseki
view post Posted on 24/7/2009, 20:26




wowowowowowowowow *AAAAA*
 
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Shinku_Chan
view post Posted on 24/7/2009, 21:39




E' stra bella *__________* Adoro le Fan Fiction :*OO*: :*OO*: Bravissima^^
 
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Kana no Baka
view post Posted on 25/7/2009, 13:55




( L ) *-*
 
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solaris91
view post Posted on 28/7/2009, 14:51




Capitolo 3: affetto traditore
SPOILER (click to view)

La notte era calma, la pioggia aveva smesso di cadere e in cielo si potevano nuovamente vedere le stelle. Faceva freddo a causa della bassa temperatura, ma riparata dalle coperte, Megu dormiva tranquilla. Suigintou la guardava riposare, dopo l'ennesimo attacco di cuore che aveva avuto, e che l'aveva parecchio indebolita, stavolta aveva davvero rischiato di morire...
La bambola nera distorse lo sguardo per osservare la città dalla finestra dell'ospedale, rimasta aperta apposta per lei: Megu faceva in modo che potesse permetterle di entrare sempre, anche i medici e le infermiere tentavano invano di chiuderla. Ma megu era contraria a questo, rispondendogli che questo era l'unico modo per far passare l'angelo nero che l'avrebbe portata via una volta morta.

Questi discorsi per Suigintou erano sciocchi e privi di senso, ma non aveva il coraggio di ribattere.

Prese il volo oltre la finestra e raggiunse la vecchia chiesa abbandonata per riposare, mentre Mei Mei le volava intorno producendo un tintinnio come quello delle campanelle. Era troppo stanca per continuare a vegliare sulla medium quella notte, non vedeva l'ora di entrare nel baule e riposare, sperando di avere una nuova idea per conquistare le rosa mistica delle sorelle: per lei, per Alice, per Megu, per il Padre.

Aveva quasi chiuso il baule e socchiuso gli occhi viola quando una strana luce attirò la sua attenzione: proveniva dalla fonte d'acqua che usava come portale dell'N-field, era strana come luce, diversa dal solito, di un pallido grigio cenere come l'argento. Pensò che poteva trattarsi dell'arrivo di una delle sorelle, forse per combattere, ma ciò che comparì non fu una bambola, bensì una figura umana di cui si vedevano solo i contorni.
Cos'era mai? Uno spettro per caso? Oppure un trucco di quel maledetto coniglio di LaPlace?
Che importanza aveva in fin dei conti? L'avrebbe distrutta subito se avesse provato ad attaccarla.
Ad un tratto, un suono rieccheggiò nella chiesa, ammutolendo il vento all'esterno che fino a quel momento aveva spirato forte: pareva una voce, delle parole confuse tra loro. era lo spettro a parlare...o si trattava di un'impressione? Suigintou rimase ad osservare la cosa, pronta ad infizzarlo con la sua spada, ma quella voce così poco chiara pareva quasi familiare.
<< Chi sei tu? Fatti riconoscere! >> disse socciata da tanto mistero.
Le parole divvennero ben distinte, producendo un dolce suono.
<< Suigintou...>> era il nome quello, come la conosceva?
<< Rozen...artigiano....Padre? >>
<< Rozen? Mio Padre? come fai a conoscerlo? >> disse scioccata la bambola, udendo il nome del suo creatore.
<< Rozen....Padre...aspetta....>>
<< Fermati! >> lo spettro svanì nel vortice argentato che parve inghiottirlò, seguito da Suingintou che si precipitò all'interno del portarle per scoprire come quella cosa conoscesse Rozen, suo Padre.
Il suo amato Padre.

Oltre il vortice, si ritrovò all'interno di un elegante sala da pranzo stile 700, bandita con pietanze stuzzicanti dal profumo inebriante. La tavola era imbandita per 9 persone, con fazzoletti ricamati, posate d'argento e segnate con dei tesserini su ogni piatto, accompagnate da una rosa. Si avvicinò al posto segnato con una rosa nera, appassita e senza più bellezza, con un tesserino su cui c'era scritto il suo nome; esaminò gli altri posto e scoprì i nome delle altre sorelle. Ma loro erano 7. Per chi erano i posti a capotavola? Esaminò quasi spaventata i due posti messi l'uno affianco all'altra, e notò questi nomi: "Rozen" e "Alice".
<< Ma che diavolo sta succedendo? >>

fine terzo capitolo
 
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Shinku_Chan
view post Posted on 28/7/2009, 17:43




magnifico *o*
 
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Kirakishou no Kuron
view post Posted on 31/7/2009, 16:11




Mervelleux(spero di avere azzeccato il francese)
 
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solaris91
view post Posted on 3/8/2009, 13:59




Capitolo 4: Metà mancante nel giardino dei fiori.
SPOILER (click to view)


Suiseiseki non si sentiva molto bene quel giorno. Forse era dovuto al fatto che aveva magiato poco o perchè faceva freddo. In verità era dovuto alla presenza della sorella dormiente Souseiseki, riposta nel suo scrigno con cura, addormentata in un sonno eterno e senza vita. Quanto le mancava la voce della gemella, il suo timido sorriso, le sue carezze rassicuranti....
perchè era dovuto succedere proprio a lei di perdere la rosa mistica?
Perchè non c'era lei al suo posto?
Perchè il destino aveva voluto separarle?
Questo non lo sapeva...la tristezza e le lacrime gli impedivano di avere una risposta.

Gli ex padroni di Souseiseki erano usciti presto quella mattina, lasciandola da sola a fare compagnia alla sorella. Il negozio di orologgi era tranquillo e calmo, distrurbato solamente dal continuo ticchettio delle lancette che non smettevano di battere un solo istante. Ogni tanto qualcuno, con lo scoccare delle ore, faceva risuonare un motivetto o rintoccare delle campanelle nascoste al suo interno. Suiseiseki si stava annoiando a stare lì da sola, e il malumore non la faceva di certo migliorare. Ad un tratto, dalla finestra della stanza in cui la bambola si deprimeva, comparve una figura a lei familiare: aveva i capelli corti legati con due codine color vedere, indossava un vestito giallo e arancio e in mano portava un ombrellino con cui rimaneva sospesa nell'aria.
<< Kanaria? Cosa ci fai tu qui, desu? >> le domandò, vedendola entrare.
<< Ciao! Kanaria è venuta a tirare su di morale la sorella, dopo che numerose indagini le hanno fatto sapere che era triste - triste. Kashira. >> annunciò sorridente l'altra.
<< Grazie del pensiero, ma non sono dell'umore adatto. desu. >>
<< E no! Kanaria ha deciso di farti sorridere e così sarà! Kashira! >>
<< Ehi! Dove pensi di andare? >> La bamboliina gialla uscì dalla stanza e raggiunse l'ingresso del negozio che aveva la serranda abbassata, in questo modo nessuno poteva vederle e Kanaria poteva tranquillamente dare il via al suo piano. Non appena Suiseiseki la raggiunse, chiese a Pizzicato di darle il suo fido violino, e cominciò a suonare una melodia: la musica era davvero bella, intonata e allegra. Le note diffondevano una particolare aura felice che rilassava lo spirito e il cuore. Suiseiseki non riusciva a smettere di ascoltarla, le faceva venire in mente i tanti bei momenti passati insieme alla gemella, le lunghe giornate trascorse in giro per il mondo, sorridendo e scherzando tra di loro, senza nessun'altro. Si porto una mano sul petto, cercando di non dimenticare quei lieti momenti passati insieme.

Kanaria era felice di vedere sorridere la sorella, il suo piano ( per la prima volta ) aveva funzionato.

All'improvviso, il motivetto venne interrotto da un orologgio a cucù che spaventò Kanaria che scappò via, nascondendosi dietro Suiseiseki. L'orologgio segnava la nuova ora appena giunta, avvisando con un uccellino di legno che canticchiava senza sosta.
<< Stai tranquilla, quel vecchio ammasso di rotelle fa solo tanto rumore, desu. >>
<< Kanaria non si e spaventata, lei a....ehm... lei ha solo evitato un probabile attacco nemico. Kashira...>>
<< Certo...>>
Ad un tratto, il cucù si fermò, lasciando fuori l'uccellino azzuro che fissava senza espressione le due bambole. Sembrava essersi rotto, ma non era così: in quel momento, il piccolo oggetto si staccò dalla base di legno che lo faceva uscire dall'orologgio, e volò sopra le teste due bambole senza smettere di cinguettare, lasciando le presenti senza parole. Dopo aver voato in giro per il negozio, si dirisse verso il piano superiore, nella stanza in si trovava lo scrigno di Souseiseki. Suiseiseki tentò di acchiappare l'animaletto, usando l'inaffiatoio dorato da giardiere, creando degli arbusti verdi che lo imprigionasero, ma l'uccellino era molto più veloce e riuscì con abile scatto ad evitare la cattura, e soprattutto a prendere lo scrigno della bambola con il piccolo becco.
<< Fermati subito! >> urlò la bambola.
Ma le sorprese non erano finite, lo specchio posto nella stanza si illuminò di luce dorata, aprendo un varco per N-Field che fu lesto a risucchiare lo scrigno sorretto dall'oggetto.
<< Presto Kanaria! Non dobbiamo perderlo di vista! desu! >>
<< Aspetta! Kanaria ha altri impegni e non può...! >> Inutile di no a Suiseiseki, era troppo furibonda nel veder sparire la sorella: trascinò con sè la bambola gialla, e tutte e due furono inghiottite in quel varco dorato.

Quando riprese i sensi, qualche ora più tardi, Suiseiseki si ritrovò in un giardino fiorito di sole rose. Era alquanto strano quel posto, non ne aveva mai visto uno simile fino adesso, le trasmetteva una bizzarra sensazione di malinconia. Per quale motivo? Vagando senza meta tra le rose e i cespuglietti, raggiunse una piazzola di sola erba con una grande fontana al centro che zampillava d'acqua cristallina, decorata con sculture di marmo, con attorno delle panche bianche e gialle. Seduta su una di queste, vide Souseiseki.
<< Sorella mia! >> urlò la bambola, felice di vederla. Ma Souseiseki non rispose, non poteva, era ancora assopita.
Suiseiseki l'accarezzò, assicurandosi che non avesse alcuna rottura o graffio, sfiorandole i capelli e gli occhi come per timore di disturbare quel lungo sonno. Non le importava il motivo che le avesse condotte lì, doveva riportarla al sicuro il prima possibile, ma una grande e alta figura le bloccò la strada.

fine quarto capitolo
 
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Shinku_Chan
view post Posted on 3/8/2009, 15:40




Magnifica*____________________*Seguito seguito seguito :*OO*: :*OO*: :*OO*: :kiss: :kiss:
 
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