Rozen Maiden Herkunft, I misteri sono stati svelati svelati...

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_Mirko*
TOPIC_ICON9  view post Posted on 23/2/2009, 02:02




*ç* Finalmente ho messo la fan fiction >___< non vedevo l'ora! Vi svelerò qualcosa che potrà non sembrarvi chiara.

Iniziamo col dire che c'è un errore ç_ç nel sottotitolo ho messo due volte svelati ç_ç
Riniziamo col dire che la fan fiction si baserà sulle mie teorie, quelle che mi sono fatto sia sul gioco, sia sulle bambole, sia su rozen e sia su alice. Poi diciamo che posto il prologo XD. U'altra cosa: Le nostre amicone shinku e le altre non ci saranno ancora, sia perchè non sono ancora nei pensieri di quel porco (scusate ù_ù sfogo represso) di rozen sia perchè si parte dagli antipodi, dalla sua prima creazione ossia la sua prima serie di bambole. Per questo il titolo Herkunft (le origini) è appropiato. Col passare degli eventi sarà anche meno sottile... Sarà molto lunga come storia: arriverà anche oltre al gioco di Shinku e co... Al gioco vero e proprio! :) vi ho detto troppo T_T. Ora leggete ;) e seguite! :)

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Rozen Maiden Herkunft



~Prologo~



Una mattina di mezza estate, un uomo alto e biondo vagava per il giardino della sua grande villa, ammirando le bellezze della natura. Si fermò sotto un portico fatto di rose rosse rampicanti che si intrecciavano tra loro mostrando un meraviglioso spettacolo, scendevano giù dalle colonne sino a terra, attorcigliandosi. Soddisfatto di quello spettacolo ideato con tanto amore, pensò in quel momento ad Alice, la bambina dei suoi sogni che ancora lo tormentava:<<oh, bambina mia, spero che loro possano darti la vita che io non ho saputo donarti.>>. L’uomo si avvicinò all’entrata della villa, aprì la porta che emise un sonoro cigolio e, entrando in quel luogo che si apprestava a lasciare, apparve una nota di tristezza nel suo volto:<<qui ho vissuto solo per dare forma alla mia ossessione, quanti ricordi e quante emozioni. Ma prima di lasciare questa dimora, simbolo di mille ricordi, ho una cosa che non posso tralasciare: Laplace, mio fedele amico, vieni qui.>> Da un’arcata che dava su una stanza buia, comparì un candido coniglio,alto, che indossava uno smoking, si avvicinò all’uomo e con un solenne inchino si rivolse a lui:<<sì mio signore, le valigie sono pronte. Cosa vuole fare? Lasciarle alla loro sorte o prendersi cura di loro?>> L’uomo, sostenendo lo sguardo del coniglio e tormentandosi il lembo di una candida e setosa camicia, guardò in un angolo in cui erano poste delle valigie in pelle, recanti bordi con ornamenti dorati e al centro un simbolo: una croce con una rosa sopra. Con una nota di tristezza mormorò:<< Sarà il loro destino, ma sono mie figlie. Ho paura della loro sorte. Farò una cosa: visto che è la mia prima serie di bambole le provo e vedrò che sanno fare, altrimenti non usciranno mai da qui e cadranno nel dimenticatoio.>> Detto questo, si avvicinò alle valigie e le aprì una ad una e rivelò un prezioso contenuto: bambole. Bambole da una bellezza stupenda, ognuna con differenze davvero notevoli:<<povere fanciulle, abbandonate al loro destino. Spero per loro una fine veramente tranquilla.>> disse il candido roditore. L’uomo dai capelli flavi lo guardò e sospirò. Poi prese le piccole fanciulle, che dormivano sonni tranquilli, e le mise a sedere su sontuose poltrone. Prese le chiavi dorate che erano dentro le valigie e, capovolgendo le bambole, nella schiena si notò un buco in cui la chiave combaciava per bene: l’uomo e Laplace caricarono le bambole e le riposero nelle poltrone nelle quali erano sedute e aspettarono. Una ad una iniziarono ad illuminarsi e a levitare contorcendosi, producendo degli scricchiolii.Alla fine atterrarono con grazia e si misero a camminare, zoppicando un po’, dirigendosi verso i due uomini. Alla fine, tutte le bambole alzarono il loro sguardo e saltarono sopra all’uomo dai capelli biondi<<padre! Oh padre!>> Risposero in coro. L’uomo, con un’espressione di grande felicità, per aver visto le sue creazioni prender vita, sorrise<<figlie mie, ora dovete fare una cosa molto importante: sapete già per quale scopo vi ho create: L’alice game. Quindi vi prego di mostrarmi i vostri poteri, se funzionano correttamente. Inizia pure tu Kuricha, mostraci quello che sai fare. Noi ti osserveremo, ma da debita distanza.>>. La bambola lo guardò allontanarsi insieme alle sorelle e al coniglio e, dopo che si misero in un posto sicuro, iniziò lo spettacolo. Si alzò in aria e iniziò a raccogliere energia dallo spazio circostante: attorno a lei si formò una bolla di energia e dalla bambola si estendevano saette di pura energia altamente pericolosi, poi tutto d’un tratto la bolla ritornò alla bambola che subito dopo espulse provocando la distruzione di tutto lo spazio attorno a se. Alla fine, dopo questo spreco di energia, la bambola si sentì mancare e cadde pesantemente a terra, addormentata. Dalla postazione in cui erano, le sorelle accorsero per aiutarla, così come Laplace, ma l’uomo rimase impassibile alla scena e rimase lì, inchiodato<<tu sei la prossima, Haruka. Procedi.>> Lei si voltò subito verso il padre, sconvolta<<padre -disse lei- come puoi rimanere così, in questo momento? Kuricha è svenuta! Aiutaci!>><<si è solo addormentata, non vi preoccupate>>Disse Laplace. Haruka, allora, si convinse e si mise al centro del palcoscenico che aveva visto il potere distruttivo di Kuricha.<<danza delle rocce!>>. Dei frammenti di pietra, che si staccarono dal terreno, presero a levitare e ad esibirsi in una folle danza: dopo si bloccarono e vennero usate come dei proiettili, che in questo caso trafiggevano la terra e formarono una scritta, Alice. All’uomo alto, che guardò intensamente la scritta, scese una lacrima luccicante come un cristallo. Intanto anche Haruka fece la stessa fine della sorella maggiore.
Asciugandosi il volto, l’uomo si alzò e si diresse verso le bambole addormentate. Le prese e le portò nel punto in cui erano situate le valige e le sistemò con cura mormorando parole molto tristi.
L’uomo si voltò verso Laplace con espressione impassibile:<<ora passiamo alle altre>>.
Dopo diverse “prove”, il pavimento era pervaso di pietre preziose, conficcate su esso, capelli color paglia, che si legavano in ogni oggetto e formavano degli intrecci spettacolari, spaccature, dalla forma di falce, punte acuminate, anch’esse conficcate nel terreno, e intrecci di rami di ciliegio in fiore che davano un tocco di vivacità in quel disastro: a terra giacevano le 5 bambole rimaste:<<ecco, le mie creazioni sono, ora, collaudate con successo. Amico mio, riponiamole nella valigia. Spero che abbiano tantissima fortuna.>>. Uscendo dalla villa, portando con se le valigie, il coniglio bianco aprì un varco:<<bene, ora le bambole verranno con me e tu potrai rifugiarti fino a quando Alice non sarà tra le tue braccia. Addio Rozen.>> Si dettero un grosso abbraccio e, nel mentre, Rozen guardava tristemente le valigie. All’improvviso le valigie iniziarono a volteggiare ed entrarono nel varco ad alta velocità:<<l’N-field… questo spazio dimensionale pieno di mondi… Saranno la casa delle mie bambole quando la loro molla si fermerà e non verrà stipulato un nuovo patto. Intanto questa casa sarà nascosta agli estranei e alle mie figlie. Solo tu potrai venirmi a trovare, mio buon amico. Fa buon viaggio.>>. Ed entrò nel N-field che si richiuse all’istante.
Dagli occhi di Rozen scesero 2 lacrime che, cadendo sul terreno, fecero crescere due crisantemi.

<<sayonara….>>

...Rozen Maiden Herkunft...



Sbocciano rigogliose le rose nel giardino del padre..




Commenti please ;) :lool:

Edited by _Mirko* - 23/2/2009, 02:30
 
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_Mirko*
view post Posted on 23/2/2009, 02:31




Spero vi piaccia ;)
 
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.Sou CIEL
view post Posted on 23/2/2009, 07:06




Ammazza O___
Che gnoccata *ç*
 
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view post Posted on 23/2/2009, 11:00
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Un inizio interessante. Sono molto curioso di conoscere l'aspetto di queste bambole misteriose.
 
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_Mirko*
view post Posted on 23/2/2009, 17:03




*_* lo inizio a scrivere poi lo posterò al + presto XDDD.
 
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SouSoul
view post Posted on 24/2/2009, 14:50




Mi stò gia innamorando della tua fiction-desuuuu<3<3<3<3<3<3
Kuricha mi sembra fortissima-desuuuu<3<3<3

Ne ne?
Sarebbe bello se potessimo fare una cosa tipo...
...fare una fiction insieme XD
Le mie Geboren e le tue Herkunft no?

Sarebbe una storia super-desuuuuuu<3
Nyaaaa tutto a suo tempo XD
E' solo un idea messa cosi XD
 
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_Mirko*
view post Posted on 24/2/2009, 21:58




*_* thank you so much, sousoul!!! ^O^

Kuricha... saprete tutto nella fan fiction *_*

Per la FF assieme... *_* Rozen che costruisce non solo 49 bambole (42 iniziali dei giochi precedenti + le 7 originali (e se mettiamo Ririn *_*)) + altre 7? azz XD sarebbe un'entità divina xD
 
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_Mirko*
view post Posted on 28/2/2009, 16:53




Ritorno con il capitolo 1!!! ^^ Buona lettura!!!!!!




1° capitolo. Kuricha

Nella contea tedesca di Wittenberg, una città molto famosa al tempo grazie al monaco agostiniano Martin Lutero, che in quel tempo, siamo nel 1517 circa, era molto attivo nel diffondere la riforma luterana, una ragazza, che era componente dell’alta borghesia, si recava nell’università per assistere alle lezioni del monaco, che era anche un professore di teologia biblica. Passeggiando per strada, una via con tantissime bancarelle colorate, incontrò un mendicante dalla faccia allungata e somigliante un coniglio che le chiese cortesemente di prendere una valigia in pelle, senza versare un prezzo e di non aprirla fino a quando non arrivò a casa sua. La faccia della ragazza era sarcastica ma non ce lo fece ripetere due volte e la prese. L’uomo ringraziò e ognuno se ne andò per i propri passi in direzioni totalmente diverse.<<chissà che c’è qua dentro… muoio dalla curiosità! Però devo sbrigarmi.. Sono in ritardo! La lezione del professor Lutero sta iniziando!>> E così la ragazza si mise a correre fino all’università di Wittenberg. All’ingresso c’era molta ressa. Si fece strada con spintoni perché doveva cercare una persona importante che le aveva dato appuntamento lì <<ma dove sarà?? Enju! ENJU! Dove sei??>> All’improvviso lo vide. Era un ragazzo molto alto, biondo e i capelli erano raccolti in una coda. Sulla testa portava un cappello verde ornato da motivi dorati. Alzo la mano per salutare la ragazza:<<courtnee! Sono qui!>> Si trovarono, si abbracciarono forte e le loro labbra si incontrarono<<mi sei mancata piccola… Non ti abbandonerò più! Rozen mi ha lasciato diverso tempo libero. Quindi divertiamoci!>> L’occhio cadde sulla valigia che ella teneva in mano.”M-ma quella.. sarà la padrona della bambola del mio maestro?”<<che ha in quella valigia, amore? Posso vedere?>><<no piccolo. Devo aprirla a casa.. Me l’ha detto il mendicante che me l’ha consegnata mentre venivo qui.. La apriremo a casa assieme ok?>> Il ragazzo, che mostrava circa 19 anni d’età, annuì e si avviarono all’aula dove si teneva la lezione.

*


<<signori calma! Dovete esprimere un’idea chiara! E’ vero o non è vero che la chiesa ha fatto pazzie e che non è più quella trattata dal vangelo? Ragionateci un pochino. Perché bisogna pagare le indulgenze? Forse Cristo Gesù ci ha dato questo messaggio? E per quanto riguarda il malcostume degli ecclesiastici?>><<anche lei è un ecclesiastico Lutero! Non può non dire che qualche donna l’abbia fatta eccitare un po’! Non diciamo cavolate, per il buon Dio!>><<le assicuro che non ho mai toccato una donna in vita mia! Forse non avete visto il sacerdote Hans de Vonkerhunt andare dietro alla sorella della regina. Devo dire altro?>> La folla ammutolì. <<ecco.. Come dimostrato non riflettete per niente.>> Detto questo il monaco se ne andò dall’aula e l’assemblea fu sciolta. I due ragazzi tornarono al maniero fuori città della famiglia dei Von Hussen: era imponente, massiccio e stava al centro di una radura e tutt’attorno c’era un piccolo villaggio. Entrarono dentro alle mura della rocca e si fecero strada tra soldati e donne intente a lavare i panni sporchi per arrivare al castello e alla sua stanza. Entrati, posarono la povera valigia, strapazzata per tutto il tempo, da corse e camminate, nel soffice e candido letto. I due ragazzi si guardarono negli occhi e si intesero perfettamente: aprirono lentamente, con paura e eccitazione, la valigia che nel suo contenuto mostrava una bambola. Una bambola dalla straordinaria bellezza. I due ragazzi rimasero a bocca aperta ma Enju sapeva che bambola era:”Spero solo che lei non faccia danni..”. La ragazza prese la bambola e con delicatezza la accarezzò:<<sembra addormentata! Che carina! Questo vestito verdolino gli sta veramente bene! E poi questo fiocco!! KYAAAAHHH!!! Che carinaaa!!!
Oh… Ma qui… C’è una chiave… A quanto pare va a carica.. Uhm… chissà dove… Ah! Ecco!>> Infatti, nella schiena della bambola, c’era un foro e da questo partivano due nastrini celesti.<<se ci inserisco la chiave… magari si muoverà! Non vedo l’ora!>> Inserì la chiave dorata, che risplendeva alla luce dei raggi del sole che entravano da un’ampia finestra, e fece circa 3 giri. All’improvviso la bambola brillò di luce propria e iniziò a levitare e a scricchiolare. Quando cadde sul soffice letto aprì gli occhi, che erano di un profondo blu pervinca e pervasi da una tenera vitalità. Alla fine si mise a sedere e guardò intensamente la ragazza e alla fine disse:<<sei stata tu ad aver girato la chiave? Sei tu ad aver aperto lo scrigno? O è stato questo bel ragazzo? In effetti non penso sia stato lui, perché le mani che mi hanno toccata avevano una profonda sensibilità femminile.. delicatezza nei movimenti.. Si sei stata tu.. Posso sapere il tuo nome, dolce fanciulla?>><<sai che stai facendo tutto da sola? Comunque, il mio nome è Courtnee Jadesf. Potrei sapere il tuo? Comunque, sì, sono stata io a caricare la tua molla.>><<bene Courtnee.. Io sono Kuricha, la prima bambola della serie delle Rozen Maiden.- Enju sobbalzò e si disse tra se e se che in fondo aveva ragione:”Quella che ho di fronte, è la prima bambola leggendaria creta dal maestro” A questo punto urge una cosa.. Stipulare un patto.>>All’improvviso La mano della bambola si illuminò di una luce verdolina e subito prese la mano della ragazza che, mentre la bambola stava infilando al dito un anello, decorato con spine e con una rosa , di scatto, tolse la mano, indignata<<ma che fai! Senza il mio permesso? Sono veramente stizzita!>><<sai umana, quest’anello mi permette di assorbire energia da te per combattere con le mie sorelle la battaglia che nostro padre chiama “Il gioco di Alice”. Sinceramente non credo in una ragazza di questa assoluta bellezza. Perché nostro padre voglia incontrarla è ancora un mistero.>>.
Enju che osservava la scena in assoluto silenzio, prese a dar vita a tantissimi pensieri sul suo maestro che lo turbavano:”Ecco perché era turbato il maestro.. Alice.. Come ho fatto a non capirlo prima? Ho paura che sia.. Devo verificare…”<<piccola mia io vado.. Devo fare una commissione urgente. Ti manderò il mio allocco con l’ora e il posto della prossima volta.>> Si baciarono. Un bacio profondo. La bambola li guardò. Non provò nulla, neanche nel profondo.
Aspettati 3 minuti, quando il ragazzo se ne andò, la ragazza prese a concentrarsi sulla bambola, ma lei fece la prima mossa:<<quel ragazzo… State insieme? O forse no? Comunque.. Ritorniamo al discorso per cui ci siamo bloccate prima.. Stipula il patto con me.. Per vivere devo assorbire energia da voi umani.. Ti prego, Mi serve!>>.
La ragazza rimase colpita da questo fatto e non potè far altro che accettare. La bambola, compiaciuta di ciò, prese l’anello e anche la mano della quasi sua padrona e infilò il piccolo gioiello nell’anulare sinistro della mano della ragazza.<<ora devi baciarlo.. Così giurerai di proteggere me e la mia preziosa anima, la roza Mystica.>> La fanciulla guardò la sua nuova bambola con stupore:”Nonostante ciò, forse potrei trarre dei vantaggi..Anche se è molto carina con quel vestito verde e il fiocco blu che ferma una ciocca! Cercherò di volerle molto bene.. Anche se dovrei stare attenta.”. La ragazza, quindi baciò l’anello e subito prese a brillare intensamente di verdolino visto prima nella mano della bambola.<<ma che succede?? Kuricha!”>><>.

*


Scese la sera nel castello e le due ragazze, col passare delle ore, impararono a conoscersi e a diventare grandissime amiche:<<questo gioco di Alice è di una crudeltà assoluta.. Mai visto empietà simili!! E tu vorresti partecipare solo per incontrare tuo padre? Quel padre che ti ha costruita e poi abbandonata al caso? E non pensi alle tue povere sorelle? Ok anche io farei di tutto per vedere mio padre, se fosse vivo… Ma.. Non ucciderei mai! Ecco.>><<lo so.. anche io nel mio sonno ho fatto questo ragionamento.. Ma non ho visto altre vie d’uscita.. Ho paura di veder soffrire le altre… Ho paura di veder me stessa piangere.. E’ tutto così movimentato.. Non ci sono occasioni per rimanere a pensare.. E poi..>> La bambola si blocco all’istante, con aria spaventata, come se avesse visto un fantasma..Infatti c’era. Dietro la ragazza c’era un grandissimo specchio, elaborato fin nei minimi dettagli, che si illuminò: una luce intensa.. e da quella superficie, in origine solida, che ora sembrava liquida, uscì una manina.. <<courtnee.. Ora spostati.. Sistemo io le cose.>> Ma.. ma io!>><<ma tu niente. Ora rifugiati dietro di me! Presto!!>> Detto questo, la fanciulla eseguì gli ordini della bambola. Intanto la figura sospetta fece apparizione nel pavimento..

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<<che carina!!! Posso abbracciarla??>>
<<certo.. ma fai in fretta.. abbiamo un compito urgente da eseguire.>>
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<<nell’N-field? Un raduno? Ma cosa??>>
<<seguimi e lo scoprirai..>>
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Tutto questo nel secondo capitolo 2° di Rozen Maiden Herkunft!
“La festa dei giochi”.

..Rozen Maiden Herkunft..
Si destano le bambole dal sonno imposto…

 
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solaris91
view post Posted on 28/2/2009, 18:00




bello...continua! :D
 
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_Mirko*
view post Posted on 28/2/2009, 19:52




grazie :):)
 
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9 replies since 23/2/2009, 02:02   102 views
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