*ç* Finalmente ho messo la fan fiction >___< non vedevo l'ora! Vi svelerò qualcosa che potrà non sembrarvi chiara.
Iniziamo col dire che c'è un errore ç_ç nel sottotitolo ho messo due volte svelati ç_ç
Riniziamo col dire che la fan fiction si baserà sulle mie teorie, quelle che mi sono fatto sia sul gioco, sia sulle bambole, sia su rozen e sia su alice. Poi diciamo che posto il prologo XD. U'altra cosa: Le nostre amicone shinku e le altre non ci saranno ancora, sia perchè non sono ancora nei pensieri di quel porco (scusate ù_ù sfogo represso) di rozen sia perchè si parte dagli antipodi, dalla sua prima creazione ossia la sua prima serie di bambole. Per questo il titolo Herkunft (le origini) è appropiato. Col passare degli eventi sarà anche meno sottile... Sarà molto lunga come storia: arriverà anche oltre al gioco di Shinku e co... Al gioco vero e proprio!
vi ho detto troppo T_T. Ora leggete
e seguite!
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Rozen Maiden Herkunft
~Prologo~
Una mattina di mezza estate, un uomo alto e biondo vagava per il giardino della sua grande villa, ammirando le bellezze della natura. Si fermò sotto un portico fatto di rose rosse rampicanti che si intrecciavano tra loro mostrando un meraviglioso spettacolo, scendevano giù dalle colonne sino a terra, attorcigliandosi. Soddisfatto di quello spettacolo ideato con tanto amore, pensò in quel momento ad Alice, la bambina dei suoi sogni che ancora lo tormentava:<<oh, bambina mia, spero che loro possano darti la vita che io non ho saputo donarti.>>. L’uomo si avvicinò all’entrata della villa, aprì la porta che emise un sonoro cigolio e, entrando in quel luogo che si apprestava a lasciare, apparve una nota di tristezza nel suo volto:<<qui ho vissuto solo per dare forma alla mia ossessione, quanti ricordi e quante emozioni. Ma prima di lasciare questa dimora, simbolo di mille ricordi, ho una cosa che non posso tralasciare: Laplace, mio fedele amico, vieni qui.>> Da un’arcata che dava su una stanza buia, comparì un candido coniglio,alto, che indossava uno smoking, si avvicinò all’uomo e con un solenne inchino si rivolse a lui:<<sì mio signore, le valigie sono pronte. Cosa vuole fare? Lasciarle alla loro sorte o prendersi cura di loro?>> L’uomo, sostenendo lo sguardo del coniglio e tormentandosi il lembo di una candida e setosa camicia, guardò in un angolo in cui erano poste delle valigie in pelle, recanti bordi con ornamenti dorati e al centro un simbolo: una croce con una rosa sopra. Con una nota di tristezza mormorò:<< Sarà il loro destino, ma sono mie figlie. Ho paura della loro sorte. Farò una cosa: visto che è la mia prima serie di bambole le provo e vedrò che sanno fare, altrimenti non usciranno mai da qui e cadranno nel dimenticatoio.>> Detto questo, si avvicinò alle valigie e le aprì una ad una e rivelò un prezioso contenuto: bambole. Bambole da una bellezza stupenda, ognuna con differenze davvero notevoli:<<povere fanciulle, abbandonate al loro destino. Spero per loro una fine veramente tranquilla.>> disse il candido roditore. L’uomo dai capelli flavi lo guardò e sospirò. Poi prese le piccole fanciulle, che dormivano sonni tranquilli, e le mise a sedere su sontuose poltrone. Prese le chiavi dorate che erano dentro le valigie e, capovolgendo le bambole, nella schiena si notò un buco in cui la chiave combaciava per bene: l’uomo e Laplace caricarono le bambole e le riposero nelle poltrone nelle quali erano sedute e aspettarono. Una ad una iniziarono ad illuminarsi e a levitare contorcendosi, producendo degli scricchiolii.Alla fine atterrarono con grazia e si misero a camminare, zoppicando un po’, dirigendosi verso i due uomini. Alla fine, tutte le bambole alzarono il loro sguardo e saltarono sopra all’uomo dai capelli biondi<<padre! Oh padre!>> Risposero in coro. L’uomo, con un’espressione di grande felicità, per aver visto le sue creazioni prender vita, sorrise<<figlie mie, ora dovete fare una cosa molto importante: sapete già per quale scopo vi ho create: L’alice game. Quindi vi prego di mostrarmi i vostri poteri, se funzionano correttamente. Inizia pure tu Kuricha, mostraci quello che sai fare. Noi ti osserveremo, ma da debita distanza.>>. La bambola lo guardò allontanarsi insieme alle sorelle e al coniglio e, dopo che si misero in un posto sicuro, iniziò lo spettacolo. Si alzò in aria e iniziò a raccogliere energia dallo spazio circostante: attorno a lei si formò una bolla di energia e dalla bambola si estendevano saette di pura energia altamente pericolosi, poi tutto d’un tratto la bolla ritornò alla bambola che subito dopo espulse provocando la distruzione di tutto lo spazio attorno a se. Alla fine, dopo questo spreco di energia, la bambola si sentì mancare e cadde pesantemente a terra, addormentata. Dalla postazione in cui erano, le sorelle accorsero per aiutarla, così come Laplace, ma l’uomo rimase impassibile alla scena e rimase lì, inchiodato<<tu sei la prossima, Haruka. Procedi.>> Lei si voltò subito verso il padre, sconvolta<<padre -disse lei- come puoi rimanere così, in questo momento? Kuricha è svenuta! Aiutaci!>><<si è solo addormentata, non vi preoccupate>>Disse Laplace. Haruka, allora, si convinse e si mise al centro del palcoscenico che aveva visto il potere distruttivo di Kuricha.<<danza delle rocce!>>. Dei frammenti di pietra, che si staccarono dal terreno, presero a levitare e ad esibirsi in una folle danza: dopo si bloccarono e vennero usate come dei proiettili, che in questo caso trafiggevano la terra e formarono una scritta, Alice. All’uomo alto, che guardò intensamente la scritta, scese una lacrima luccicante come un cristallo. Intanto anche Haruka fece la stessa fine della sorella maggiore.
Asciugandosi il volto, l’uomo si alzò e si diresse verso le bambole addormentate. Le prese e le portò nel punto in cui erano situate le valige e le sistemò con cura mormorando parole molto tristi.
L’uomo si voltò verso Laplace con espressione impassibile:<<ora passiamo alle altre>>.
Dopo diverse “prove”, il pavimento era pervaso di pietre preziose, conficcate su esso, capelli color paglia, che si legavano in ogni oggetto e formavano degli intrecci spettacolari, spaccature, dalla forma di falce, punte acuminate, anch’esse conficcate nel terreno, e intrecci di rami di ciliegio in fiore che davano un tocco di vivacità in quel disastro: a terra giacevano le 5 bambole rimaste:<<ecco, le mie creazioni sono, ora, collaudate con successo. Amico mio, riponiamole nella valigia. Spero che abbiano tantissima fortuna.>>. Uscendo dalla villa, portando con se le valigie, il coniglio bianco aprì un varco:<<bene, ora le bambole verranno con me e tu potrai rifugiarti fino a quando Alice non sarà tra le tue braccia. Addio Rozen.>> Si dettero un grosso abbraccio e, nel mentre, Rozen guardava tristemente le valigie. All’improvviso le valigie iniziarono a volteggiare ed entrarono nel varco ad alta velocità:<<l’N-field… questo spazio dimensionale pieno di mondi… Saranno la casa delle mie bambole quando la loro molla si fermerà e non verrà stipulato un nuovo patto. Intanto questa casa sarà nascosta agli estranei e alle mie figlie. Solo tu potrai venirmi a trovare, mio buon amico. Fa buon viaggio.>>. Ed entrò nel N-field che si richiuse all’istante.
Dagli occhi di Rozen scesero 2 lacrime che, cadendo sul terreno, fecero crescere due crisantemi.
<<sayonara….>>
...Rozen Maiden Herkunft...
Sbocciano rigogliose le rose nel giardino del padre..
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Edited by _Mirko* - 23/2/2009, 02:30