Ebbene si, rieccomi qui a rompervi le scatole con una nuova FF.
Dal titolo avrete intuito che non ha per tema le nostre amate bambole, bensì una classe. Per essere precisi, la mia classe dove studio
Questa storia nasce da un sogno che ho fatto qualche tempo fa, in cui io e i miei compagni ci ritrovavamo alle prese con una misteriosa creatura celata nella nostra città: ovvero Reggio Calabria. Da allora ho cercato di crearne una storia e...bè, eccola qui in anteprima mondiale solo per voi, mio amato forum. Buona lettura!
Crazy Class!Prologo.
La storia che vado a narrarvi non è ambientata in luoghi mitici o leggendari, con eroi coraggiosi e cattivi da sconfiggere o creature millenarie da scoprire. Questo racconto è ambientato nel nostro mondo, nell'ultimo posto in cui qualcuno andrebbe a visitare.
Reggio Calabria ore 10:30
è una bella giornata in questa città dell'estremo sud: il sole è caldo, una brezzolina leggera rinfresca gli abitanti accaldati per la calura e il lavoro, e il mare splende come un zaffiro ospitando le varietà di pesci nascoste nei suoi abissi.
In questa città, posta sulla punta dello stivale italiano, le antiche tradizioni vivono ancora nonostante il passare dei secoli, impresse nella storia, nella memoria degli anziani e nella lingua degli abitanti ( il dialetto calabrese infatti ancora si parla); e ancora vive grazie ai reperti storici conservati per le generazioni future della città.
Anche se a dir la verità, al giorno d'oggi le nuove generazioni preferiscono pensare al futuro che al passato. Ma stavolta sarà estremamente necessario conoscere i tempi che furono, poichè ciò che sta per accaddere in questo luogo, sarà come fare un balzo indietro nel tempo a quando le storie erano leggende. L'intera Reggio verrà scossa da un forza antica e misteriosa simile a quella vista su un film di fantasia, che farà tremare la terra rabbrividire il più impavido degli eroi.
Ok, ora forse sto esaggerando, però questo evento è accaduto realmente, quindi non mi resta che smettere di parlare e cominciare così il racconto.
Tutto cominciò da qui, al Museo Nazionale. Questo edificio è ben conosciuto nel resto d'Italia poichè ospista due monumenti molto importanti per la città: I bronzi di Riace. Queste due statue umane sono oggetto di interesse per i molti visitatori che vi entrano dentro per ammirarle, tranne per qualcuno che quel giorno, non aveva alcun interesse per tali monumenti.
Quel giorno, nella sala, una classe di quarto superiore del Liceo Artistico, composta da 18 ragazzi, è venuta a far visita al museo e per studiare le opere antiche come compito di Storia, tanto per saltare un giorno di scuola. Ma credendo di farla franca, si ritrovarono invece a sopportare un tizio occhialuto che senza sosta elencava i pregi, i racconti e altre noiosissime cose riguardo ai bronzi. << Osservate la mordidezza delle linee, la naturalezza dei corpi, la maestosità di queste antiche statue ritrovate sul fondo del mare tanti anni fa, quando....>>
<< Ma che palle, questo non finisce più di parlare. >> disse un ragazza bassa, con i capelli nero corvino e degli occhiali con montatura rossa.
<< Hai ragione Fede, Tanto valeva restare a scuola e studiare filosofia. >> le fece eco un altra ragazza, più alta di lei, con i capelli biondo cenere e ciocche rosse.
<< Speriamo che finisca presto sta tortura, nonlo sopoporto più a 'sto qui! Ma che caspista ha al posto della bocca? Una macchinetta a ripetizione? >>
<< Vediamo il lato positivo della cosa, dopo possiamo andarcene a casa. >> concluse infine un ragazzo, con una maglietta nera con la scritta di un gruppo musicale sopra, i capelli molto cortie biondi e gli occhi azzurri.
Ma anche se si fossero liberati prima da quel noioso discorso, questo non avrebbe cambiato il corso degli eventi che stavano per avere inizio.
Fine prologo.
Nota: tutti i personaggi, o meglio la classe, esistono realmente.
