Hadaly2501 |
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| Se creasse Kirakishou rivelerebbe di essere Rozen, visto che si tratta della settima RM. Lo ritengo improbabile, visto che le bambole hanno visto il padre e si accorgerebbero di una somiglianza, in particolare Shinku, ricordate l'episodio della "resurrezione" del pupazzo? Rozen ha centinaia di anni, se fosse Jun dovremmo parlare di reincarnazione o di paradosso temporale. Portando il discorso agli estremi, si verificherebbe anche un paradosso dimensionale (sul modello di quello temporale), visto che Shinku va dal Jun-che-non-ha-caricato per "colpa" di Kirakishou. Devo ammettere che questa ipotesi darebbe un nuovo, inquietante significato alla figura di Laplace, ricordate Donnie Darko?
La ragione principale per cui non credo a tutto questo è il tono dell'opera: l'atmosfera generale è piuttosto lontana da questi ragionamenti astrusi, e il finale della prima serie inquadrava la storia come un'elegante variazione sul tema del romanzo di formazione. Se le PP passassero da questo al nastro di moebius snaturerebbero la storia, anche se darebbero vita al primo anime dotato di paradosso tempo-dimensionale, forse la prima opera in assoluto. La sintesi di Donnie Darko e Strade Perdute: roba da far arrossire Hideaki Anno.
Finora le PP si sono comportate in modo canonico, creando ciò che il loro pubblico avrebbe gradito. Le loro precedenti opere mi sembrano lineari e "immanenti", nulla di cervellotico insomma. Trasformare un seinen-quasi-shonen con forti tratti shoujo in uno dei più indigesti seinen della storia, significherebbe cambiare l'età media dei fan di una decina d'anni... ma è forse per questo che l'editore si è rifiutato di supportarle?
Spero di non avervi impensierito troppo ^^ ma secondo me non ci sarà nulla di strano: Jun costruirà la sua bambola e con quella cambierà la sua realtà, aiutando amche a risolvere i problemi di quella parallela. Questa è l'evoluzione "dimensionale" del bildungsroman: entrambi i Jun potranno crescere afforntando i loro problemi. Lieto fine. ^^
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