Phase 8 - Suigintou
Faceva freddo. Era una serata buia e alcuni lampioni illuminavano delle stradine vecchie con un panorama pittoresco. Il silenzio della notte era rotto da una leggera armonia di pianoforte, suonata in un locale notturno a pochi passi. In lontananza, lo scalpitio di alcuni cavalli al galoppo seguiti dal rumore frastornante di ruote che giravano. Era una carrozza, diretta chissà dove, che portava chissà quale nobildonna o signore di antichi casati.
Spirava una leggera brezzolina, abbastanza fredda. Il cielo era coperto, le stesse visibili erano poche, ma non mancava la luna che anche lei illuminava come poteva quel luogo ormai deserto. Antiche case e palazzi con luci spente o fioche, sibili bisbigli di ladri o contadini che si aggiravano furtivi nei vicoli. Il miagolio di un gatto a pochi passi, mentre cercava di attirare l'attenzione di qualcuno.
Dopo aver appreso dentro di sè ogni minimo particolare di quel paesaggio, si alzò barcollante da terra una bambina dai lunghi e strani capelli argentei, che nella notte avevano assunto un colore bluastro. Barcollante, come se non fosse in grado di camminare, avanzò lentamente, guardandosi tristemente attorno, cercando la figura di qualcuno, qualsiasi persona, che potesse averla risvegliata. Ma non c'era nessuno.
Continuò ad avanzare silenziosamente, non mancando di osservare se arrivava qualcuno. Tremante, si appoggiò ad un muretto, e ne rimase ferma e abbracciata per qualche minuto, forse interminabile, mentre incominciò a piangere. Si voltò, diretta a pochi passi da lei, dove si era svegliata. C'era una valigia finamente decorata con incisa una rosa sulla sommità. Probabilmente, stava tornando a riprendersela. Mentre camminava, lentamente, perse l'ecquilibrio e cascò a terra, con un sonoro tonfo.
Si udì una voce, poco distante da lì. E dopo la sua, un'altra. Le due voci maschili erano allarmate, si avvicinarono a grandi passi vero quel vicoletto deserto e buio, dove la bambina era caduta ed ora, strisciando, si era avvicinata alla parete per non essere vista, anche se fu inutile, perchè c'era abbastanza luce per notare una bambina, con uno strano colore di capelli, seduta per terra, sola e abbandonata.
Gli uomini la fissarono esterrefatti, la bambina li guardò impauriti. Non capiva cosa stava succedendo, forse non poteva prevederlo.
-Gli umani...sono disgustosi...-
Penserà, un giorno. Ma ora, in quell'istante, non avrebbe potuto far altro avere paura, non comprendendo cosa succedeva attorno a lei, non comprendendo cosa fosse il mondo in cui era nata, non comprendendo cosa fossero gli umani.
E anche gridare non sarebbe servito a nulla, se non a chiamare disperatamente un uomo che non sarebbe apparso.
-Otou-sama, OTOU-SAMA!!!!!!!!-
Era buio pesto, si potevano udire solo il rumore dei respiri e alcune voci in lontananza. Il respiro si fece più affannoso per la paura, portò le mani dinanzi a se per capire dove si trovasse, finchè, spingendo forte in alto, non spalancò di scatto il baule dove stava dormendo.
Ririnkai si guardò intorno. Era una cameretta, con un letto, una scrivania con pc, alcuni scaffali e un armadio. Si issò e richiuse il baule dietro di sé. Lo fissò. Era un baule marrone decorato con ghirigori floreali d'oro, guale a quello presente nello scantinato della casa di Enju. Enju...da quando si era ormai abituata a chiamarlo così? Era già sicura al 100 per cento di essere una Rozen Maiden? Si guardò intorno.
Era curioso vedere quanti pupazzi strani e automobiline erano presenti in quella stanza. Si voltò e notò il computer, si appoggiò alla sedia, tentando di ricordare dove fosse e cosa era accaduto. Ah, giusto, Kanaria l'aveva accompagnata nella casa dove abitava il medium di Shinku, Suiseiseki e Hinaichigo. Si alzò di pochi centimetri da terra, il giusto che ci voleva per arrivare alla maniglia della porta. La spinse e spalancò la porta, uscendo sul corridoio. Percorse le scale che portavano al pian terreno, ritrovandosi, così, fuori il salotto, da dove sentiva provenire le voci delle sorelle e del medium.
Kanaria si trovava seduta per terra a scariabocchiare su un foglio, assieme ad Hinaichigo, non mancando però di ascoltare la conversazione che imperviava tra la quina bambola, comodamente seduta su una sedia a prendere il tè, la terza, seduta a lei di fronte, e Jun, il medium, anch'egli seduto a fissare le due bambole.
-Io non la voglio di certo qui desu!!!! Se è la gemella di Suigintou sarà un guaio desu, potrebbe essere malvagia come lei desu!!!!-
Shinku intanto sorseggiava il suo té, non scomponendosi di fronte quelle insinuazioni.
-Ne sei così sicura, Suiseiseki? Dopotutto non possiamo esserne certi finchè non ci faremo una bella chiacchierata.- disse.
-A me non convince desu!! E se fosse un piano di Suigintou? E se avesse mentito? Magari ha già incontrato Suigintou desu, sarà stato un suo malefico piano per colpirci alle spalle desu!-
-Ehi Ehi calma!- disse Jun, rivolgendosi a Suiseiseki che lofulminò con lo sguardo. -Avanti, che prove avremmo sul fatto che lei sia dalla parte di Suigintou?- chiese Jun perplesso.
Di tutta risposta Kanaria si alzò e si avvicinò al tavolo, dove erano tutti seduti a colloquiare.
-Ririn non ha incontrato Suigintou! Ve lo posso giurare!- disse con uno sguardo talmente puccioso da far intenerire persino Suiseiseki.
-S-Si ma se è come dice Shinku, se Ririnkai si è innamorata di lei, allora potrebbe essere un guaio desu!- disse di tuta risposta la giardiniera.
-Questo non lo nego.- disse Shinku. Jun la osservò perplesso. -Ma Suigintou è orgogliosa...non so se accetterebbe di usare Ririnkai per prendere possesso delle Rozae Mysticae...ma non possiamo nemmeno negare il fatto che per lei potrebbe essere un vantaggio, l'usare Ririnkai contro di noi...-
-Ma no!!!- urlò Kanaria -Ririnkai non si farebbe certo comandare da Suigintou! Insomma, anche se la ama non è detto che le ubbidisca kashirah!-
-Non si sa mai- disse Jun preoccupato. -Dopotutto a me è sembrata molto imbarazzata all'argomento Suigintou...- continuò, prima di appoggiare la mano al mento con fare pensieroso.
-E' davvero un guaio desu, per questo dicevo che non possiamo fidarci di lei desu!- continuò Suiseiseki. Shinku sospirò, Kanaria fissò il pavimento, Jun fissò le bambole restandosene in silenzio.
-Perciò...volete sbarazzarvi di me...?- sussurrò Ririnkai dall'altra parte della porta. Ma un rumore la fece sobbalzare dai suoi pensieri.
La porta di casa si era aperta ed era entrata una ragazza con i codini castani chiari, che portava un paio di occhiali e una divisa scolastica.
-Sono a cas....a...- urlò felicemente, prima di bloccarsi sull'ultima lettera, mentre osservava sorpresa quella bambola mai vista prima, la quale si trovava in lacrime fuori la porta del salone. Resistette all'impulso di afferrarla gridando "Quanto è carina!!!!!!!!" e le si avvicinò con calma, inginocchiandosi per vederla meglio.
-Cos'hai bambolina? Perchè piangi?- disse Nori dolcemente.
Ma la porta del salone si aprì e ne uscì una Hinaichigo sorridente che gridò -Bentornata Nori!- ma si bloccò.
Shinku, Suiseiseki, Kanaria e Jun notarono Ririnkai in lacrime sul ciglio della porta e ne rimasero impietriti.
-...hai sentito tutto?- chiese Shinku con uno sguardo triste.
Ririnkai non rispose, fece l'unica cosa che avrebbe potuto fare, attraversare quel pezzo di corridoio di corsa, spalancando la porta e volando via.
Inutile fu la corsa di Kanaria e le altre che cercarono di starle dietro. La sua innata velocità le aveva ormai già permesso di sparire oltre la loro visuale.
-E' inutile, torniamo dentro che si sta facendo sera.- disse Shinku, un pò triste.
-Per fortuna desu, avevo paura che mi avrebbe attaccata alle spalle e invece è andata via di sua spontanea volontà desu!- disse Suiseiseki, sollevata.
-Oh, dai Suiseiseki-chan, non essere così crudele, a me non è parsa così malvagia!- disse Nori sorridendole. -Avanti, entriamo! Hanamaru Hamburger per tutti!- esclamò sorridente.
Tutte le bambole entrarono saltellando, per la notizia che per cena avrebbero trovato i loro adorati Hambuerger col fiore.
Kanaria invece restò a fissare le stesse che una ad una iniziavano a spuntare, rivelando la notte che si apprestava a scendere.
-Kanaria- disse Shinku, che la fece voltare di scatto per la paura.
-Shi-Shinku!- disse terrorizzata, le era venuto un colpo per lo spavento, ma poi si calmò.
Shinku sorrise. -tornerà, vedrai. Ha un medium, giusto? Quel..Yuuko...Yuukato...-
-Yukito..- la corressa Kanaria.
-Si, giusto. Beh dovrà tornare da lui ogni tanto, no? Per cui non temere, la rivedremo presto.- le disse sorridendo.
-Ma..Suiseiseki..- continuò Kanaria ma si bloccò, fissando l'ingresso dell'abitazione.
-Suiseiseki è solo un pò preoccupata perchè non la conosce, ma a me ha fatto una buona impressione. Non temere.- disse, invitandola ad entrare, perchè ormai faceva freddo.
Kanria sospirò e seguì la sorella minore.
Era calato un pò il fresco, ma Ririn non aveva intenzione di tornare a casa. Sorvolò la città pensierosa. Era da molto che non usciva, di solito si spostava tramite gli N-Field. Volando sopra i tetti, si fermò sopra uno di questi, sedendosi, a cantare.
La sua voce però uscì spezzata, rauca e bassa. Per cui si fermò subito. Portò una mano alla gola, accarezzandosela.
-Ma certo, ora è chiaro...- disse tra sé e sé. Era strano fosse riuscita a cantare quella volta. L'unica spiegazione è che negli N-Fiel la sua voce era normale, chissà come mai. Però nel mondo reale non poteva più cantare. Si abbracciò alle ginocchia, finchè non sentì un canto, provenire da poco distante da lì.
Si issò e segui quella soave voce cantante una dolce melodia. Si trovò nei pressi di un ospedale, dove vide da una finestra una ragazza, probabilmente malata, cantare la canzone stesa su un letto. La ragazza era molto bella ma aveva un colorito pallido.
Ririn si nascose dietro la finestra e la osservò cantare, era davvero molto brava e bella. Quesi iniziò a provare gelosia, non potendo più cantare.
Ma la ragazza si voltò di scatto.
-Signor Angelo! Sei tu?- disse, ma quella che vide non era il suo angelo oscuro. Piuttosto, si stupì, tanto da alzarsi leggermente dal letto.
-Un...bianco...angelo?- disse osservandola. Ririnkai sarebbe voluta scappare via, ma ormai era stata vista.
-Mi...dispiace...di...averti spaventata....- disse.
-Le assomigli molto...chi sei? Sei anche tu una Rozen Maiden?- chiese curiosa, pregandola di avvicinarsi.
-Rozen...Maiden?- come poteva quella ragazza conoscere le Rozen Maiden? Ma poi la sua attenzione fu presa da quel "le assomigli molto".
-Tu...- notò infine il suo anello sul dito della mano sinistra. -il medium...di...Suigintou...- disse, sopresa.
Dopotutto su Suigintou non aveva mai raccolto nessuna informazione, per cui non poteva sapere che avesse un medium.
-Avvicinati!- disse la ragzza sul letto. Ririnkai entrò, presa dalla bellezza e dall'innocenza di quella ragazza. Atterrò sul letto, accanto a lei.
-allora? chi sei?- chiese curiosa.
-io...- nemmeno capì per quale motivo in quel momento si stava presentando, anzichè scappare prima che la sorella fosse tornata.
-Io sono Ririnkai, Ottava Bambola delle Rozen Maiden, sorella gemella di Suigintou.- disse con voce tremante.
La ragazza la osservò un pò stupita. Ottava bambola. Gemella di Suigintou. non immaginava che Suigintou avesse una gemella. Ma poi alzò gli occhi. In quel momento Ririnkai si voltò.
-Ottava bambola? Mia sorella gemella?- disse una bambola splendida con due nere ali, osservandola seria con i suoi occhi rosei.