Tomoe KashiwabaTomoe fa parte del comitato studentesco della scuola che frequentava Jun, è una ragazza carina, calma e gentile, di buona famiglia ed è una sportiva (pratica il “kendo”, antichissima disciplina sportiva giapponese, simile alla scherma, da qui lo
shinai che porta sempre in spalla). Sorge spontanea una domanda: che c’azzecca con quel cavernicolo di Jun? Boh!! A parte gli scherzi, la ragazza è la medium della piccola Hina (o meglio era, a causa di un “piccolo” incidente), per cui la troviamo in soccorso di Jun, dapprima solo per quanto riguarda le teppistelle, in seguito anche incoraggiandolo piano piano ad uscire dal guscio (che pazienza XD). Nel corso della seconda stagione li troviamo spesso a passeggio insieme e, devo dire la verità, potrebbero essere due bei piccioncini. Bah, chissà...
Mitsu KusabueAltrimenti detta Micchan, è la medium di Kanaria, e si vede!! Come la sua piccolina, infatti, è fuori di testa in una maniera incredibile XDXD. Innocua ed eccentrica, è assolutamente ossessionata dalle bambole, per le quali si diverte a realizzare abitini su abitini (inutile dire chi è la sua modella preferita, vero?) e scattare fotografie a ruota libera. Da quel che dice Kanaria, infatti, Mitsu è una fotografa di professione. Noi però non sappiamo dove o per chi lavora.
Da leggenda i suoi abbracci brucianti alla povera Kana, che si ritrova puntualmente con la guancia in fumo.
Megumi KakizakiMegu è la medium di Suigintou...già suona strano! In maniera inspiegabile, però, tra le due si è creato immediatamente un rapporto profondissimo che è molto difficile da spiegare a parole.
Il loro primo incontro avviene in un luogo piuttosto tetro e lugubre, una chiesetta abbandonata proprio di fronte l’ospedale, dove la ragazza si reca per cercare il conforto della preghiera: prega che un angelo della morte la porti via con se...
Si capisce che Megu ha una visione assolutamente negativa della vita, frutto di una malattia incurabile (una grave cardiopatia congenita), che la porta a pensare di non voler più andare avanti, vista l’inutilità della propria esistenza che, anzi, è solo fonte di preoccupazione e dolore per i suoi parenti (lo dice lei, mica io!).
Effettivamente sembra abbandonata a se stessa in quella camera di ospedale, con la sola compagnia delle infermiere che se ne prendono cura. Per questo tende sempre a fare i capricci quando Suigintou non è con lei, bisognosa esclusivamente di affetto e amore. Le due, comunque, si danno una mano a vicenda, visto che Megu è l’unica in grado di tirar fuori il lato vero della nostra pennuta.